L'ascolto dell'insegnamento, monastero di Hemis |
Tutte le scuole buddhiste abbondano di aneddoti che testimoniano quanto sia importante il Maestro. Forse più che negli altri paesi, in Tibet il guru gioca un ruolo importantissimo; è infatti su di lui che grava il compito di condurre l'allievo sul sentiero più conveniente, sino alla soglia della conoscenza, della saggezza e del Risveglio.
Niente illustra meglio questa ricerca e questa relazione della celebre storia di Marpa e Milarepa, dove il Lama dalle esigenze durissime farà pagare cari all'allievo le sue ribellioni e colpi di testa giovanili, prima di concedergli le chiavi che faranno di lui non solo un grande asceta, ma anche un poeta i cui versi incantano ancora oggi.
Milarepa è l'esempio del perfetto yogi che ha compiuto il lungo percorso dai misfatti di una giovinezza turbolenta sino a prove durissime.
Ma per quanto la storia di Marpa e Milarepa sia rivelatrice di un rapporto fuori dal comune per la personalità dei protagonisti e per la luce che getta sul singolare legame che si instaura fra maestro e discepolo è importante ricordare la parole del Buddha quando si tratti di rimettersi ad un guru per impegnarsi sul sentiero della conoscenza: " Non credere nulla solo perché l'ha detto un saggio, o perché lo si creda generalmente, o perché sta scritto, o perché qualcun altro lo crede. Credi solo a quanto tu stesso giudichi essere vero, dopo averlo messo alla prova alla fiamma dell'esperienza"
Piccoli monaci, Kalachakra 2014 |
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