martedì 18 novembre 2014

I Tantra **



La classica soluzione Yoga consiste nel far sparire l’osservatore stesso abbandonando ogni  punto di riferimento, questo “mollare la presa” fa apparire nella calma mentale, la luce informale del Sé.

 La via tantrica è invece “ alchemica” perché non rifiuta nulla, ma trasmuta l’ego utilizzando l’energia che, secondo il Kriya-yoga Tantra è ciò che dimora nel cuore di tutti gli esseri, ciò che sostiene la Saggezza.
“Essa è il sostegno dell’intelligenza primordiale che percepisce il mondo fenomenico. E’ indistruttibile nel senso che si produce costantemente.
E’ la forza che anima l’emozione del pensiero nello stato illuminato” (1)

Ma questo lavoro sull’energia primordiale è delicato e pericoloso perché potrebbe scatenare emozioni incontrollabili; le iniziazioni e gli insegnamenti tantrici sono il mezzo e la guida nella ricerca di questa luminosità trascendentale della felicità del Nirvana attraverso le esperienze quotidiane della vita. Nell’universo tutto è solidale e un’azione modifica il mondo intero. Il rituale tantrico si basa su questa solidarietà permanente e codifica gli effetti sottili delle azioni effettuate sul piano umano e materiale, mudra, mantra, mandala, visualizzazioni: i rituali si basano su queste azioni materiali per raccoglierne gli effetti sottili prodotti invariabilmente dall’essere umano che li realizza. I Tantra utilizzano le passioni, i desideri dell’uomo perché sono fonti potenti di energia.

 Il Buddhismo Hinayana e Mahayana non permette di avvicinarsi ai veleni e raccomanda  una via dolce e graduale per dirigere le nostre energie verso l’alto; il Buddhismo tantrico si indirizza “ agli uomini forti”, i vira, coloro che hanno il coraggio, l’audacia, la costanza, l’abilità di manovrare il veleno ed indica loro le tecniche di trasformazione, di assimilazione e di eliminazione.

Chogyam Trungpa op. cit

Nessun commento:

Posta un commento