mercoledì 20 aprile 2016

La vita è un movimento....


La vita è un movimento.
Più c'è vita, più c'è flessibilità.
Più siete fluidi, più siete vivi.
 Arnaud Desjardins

Dobbiamo gradualmente lasciar cadere......



Dobbiamo gradualmente lasciar cadere i nostri ideali

di essere chi pensiamo dovremmo essere,

e di chi pensiamo ci piacerebbe essere,

o di chi pensiamo gli altri ritengano che noi siamo.
Pema Chodron

martedì 19 aprile 2016

Tutta la vita è yoga ****







Ma in qualunque modo avvenga, l’evento deve essere seguito da una decisione della mente e della volontà e, conseguentemente, da una consacrazione vera e integrale di se stessi. L’accettazione di una nuova idea-forza spirituale, di un orientamento dell’essere verso l’alto, d’una illuminazione, d’un cambiamento di rotta a cui aspirino intensamente il cuore e la volontà, è l’atto decisivo che contiene in germe tutti i risultati che lo yoga finirà in seguito per produrre.
La semplice idea, o la pura ricerca intellettuale del fine superiore, per quanto intenso possa essere l’interesse che suscita nella mente, rimane inefficace se non viene assunta dal cuore divenendone l’unico desiderio, e dalla volontà quale unico vero fine.
La verità dello Spirito non deve solamente essere pensata, ma vissuta; e per viverla, è indispensabile un orientamento totale dell’essere. Una palingenesi come quella dello yoga non può essere realizzata con una volontà divisa, con una scarsa energia o con un pensiero vacillante. Colui che cerca il Divino deve consacrarsi interamente e unicamente a Dio….
Ma se vogliamo trarre il massimo vantaggio dall’occasione che questa vita ci offre, se vogliamo rispondere adeguatamente all’appello ricevuto, non solamente avanzando di qualche passo, ma raggiungendo la meta intravista, è essenziale il dono integrale di se stessi. Il segreto del successo nello yoga risiede nel considerarlo non come uno degli scopi da perseguire nella vita, ma come la vita stessa.
  Sri Aurobindo, op cit 


lunedì 18 aprile 2016

Tutta la vita è yoga ***


Sri Aurobindo

Ogni yoga è, per sua natura, una nuova nascita; è una nascita fuori della vita ordinaria, della vita materiale mentalizzata, in una superiore coscienza

spirituale, una più grande e più divina esistenza. Nessun metodo yoga può iniziarsi e seguirsi con successo senza un possente risveglio alla necessità di un’esistenza più ampiamente spirituale.
L’anima che senta l’appello verso questa grande e profonda palingenesi può giungere per varie vie al punto di partenza. Può avvenire che vi arrivi seguendo lo sviluppo naturale che la porta inconsciamente verso il risveglio, può pervenirvi attraverso una religione o una filosofia; può avvicinarvisi attraverso una graduale illuminazione o giungervi di slancio per un contatto o un’inattesa emozione; può esservi indotta dalla pressione degli avvenimenti esterni o da una necessità interiore, da una sola parola che rompa i suggelli della mente, da lunghe riflessioni, dall’esempio di qualcuno che ha già percorso il medesimo cammino o da un’influenza e contatto quotidiani. Per ognuno si modella secondo la natura e le circostanze una sua particolare chiamata...( cont.)
      
 Sri Aurobindo, op. cit. 

domenica 17 aprile 2016

Tutta la vita è yoga **





I diversi sistemi di yoga non hanno quindi altro compito che di selezionare o accelerare ciò che la grande Madre già compie nel suo immenso sforzo ascensionale su larga scala, ma senza ordine, e con produzione di materiali e di energie, attraverso un’infinita varietà di combinazioni. Solamente questo modo d’intendere lo yoga può fornirci la base d’una sintesi razionale e sana dei metodi dello yoga. Solo così infatti esso cessa di apparirci come una cosa mistica e anormale.
Fra i metodi dello yoga e le funzioni psicologiche abituali dell’uomo il rapporto è all’incirca il medesimo che intercorre fra la manipolazione scientifica delle forze naturali, quali l’elettricità o il vapore, ed il loro funzionamento. I metodi si fondano su una conoscenza, verificata e confermata da esatte esperienze, da analisi pratiche e da risultati ripetuti.
Tuttavia l’utilità vera dello yoga e il suo ultimo fine non possono essere raggiunti che quando lo yoga, cosciente nell’uomo, incosciente nella Natura, coincide con la vita stessa, così che si possa ancora dire, in un senso più perfetto e luminoso, guardando insieme il cammino e l’adempimento: ”Tutta la vita è yoga”...( cont.)
        Sri Aurobindo, op.cit. 

sabato 16 aprile 2016

Tutta la vita è yoga *


Sri Aurobindo


Se si osserva attentamente la vita da una parte e lo yoga dall’altra, ci si accorge che tutta la vita è, in modo cosciente o subcosciente, yoga. Con questo termine, infatti, intendiamo uno sforzo metodico di perfezione di sé attraverso il manifestarsi di potenzialità latenti nell’essere e la ricongiunzione dell’individuo umano con l’Esistenza universale e trascendente che vediamo parzialmente espressa nell’uomo e nel Cosmo.
Se spingiamo lo sguardo oltre le apparenze, la vita intera è un immenso yoga della Natura; è la Natura che cerca di realizzare la sua perfezione lasciando emergere sempre di più le proprie potenzialità segrete per fondersi nella stessa realtà divina.
Con l’uomo, che ne è la manifestazione pensante, essa ha per la prima volta ottenuto su questa Terra strumenti coscienti e attivi, atti a realizzare più rapidamente e più potentemente questo alto destino.
Lo yoga, come ha detto lo Swami Vivekananda, può considerarsi come il mezzo per realizzare tale evoluzione in una sola vita o in qualche anno, se non in qualche mese di una sola vita....( cont )
        
 Sri Aurobibndo " La sintesi dello yoga " Ubaldini ed.

venerdì 15 aprile 2016

Chi non è più in grado....



"Chi non è più in grado di provare né stupore né sorpresa
 è per così dire morto;
i suoi occhi sono spenti"
Albert Einstein

Essere consapevoli è non essere nel tempo..




...Al punto fermo del mondo che ruota. Né corporeo
 né incorporeo;
Né muove da né verso; al punto fermo, là è la danza,
Ma né arresto né movimento. E non la chiamate fissità,
Quella dove sono riuniti il passato e il futuro. Né moto da
né verso,
Né ascesa né declino. Tranne che per il punto, il punto
fermo,
Non ci sarebbe danza, e c'è solo la danza.
Posso dire: là siamo stati, ma non so dire dove.
E non so dire per quanto temo, perché questo è collocarlo
nel tempo...
...Il tempo passato e il tempo futuro
non permettono che poca consapevolezza.
Essere consapevoli è non essere nel tempo...
da " Four Quartet" di Thomas Eliot

mercoledì 13 aprile 2016

L'Asia e l'Europa angoli dell'universo....

Roma, Museo Capitolino ( foto irenefaro)


L'Asia e l'Europa, angoli dell'univreso:
il mare intero, una goccia dell'universo;
Il monte Athos, una zolla dell'universo;
tutto il tempo presente un attimo di eternità.
Tutto è piccolo, mutevole, e dilegua in un baleno.
Tutto proviene di là, procedendo direttamente
da quel comune principio direttivo
o come una conseguenza secondaria.
Perciò anche le fauci del leone,
il veleno e ogni cosa che faccia male,
come le spine, come la melma,
sono produzioni necessarie
di quei principi augusti e belli; 
non immaginarti quindi, che siano
cose estrane a ciò che tu veneri,
ma pensa alla sorgente unica del Tutto.

Marco Aurelio

lunedì 11 aprile 2016

Uno più Uno fa Uno...



Uno e uno fa uno
il due si finisca di usarlo -
va bene a scuola -
ma per l'ultima scelta 
vita - è meglio - o Morte
o l'Eternità.
Di più - sarebbe troppo vasto
per la comprensione dell'anima. 
Emily Dickinson

domenica 10 aprile 2016

La voce che s'alza per me.....



La voce che s' alza per me dalle onde
è per alcuni sterile creatura.
Il volto che assume il mattino ai miei occhi
ai loro splende privo d' alcun senso.
Che differenti gradi di Sostanza
se quella che è per me Somma Totale
dagli altri finanzieri è ritenuta
totale povertà
Emily Dickinson

sabato 9 aprile 2016

Perdere senza Perdere....



La vittoria più importante
è quella di imparare a perdere.
Quando l'insuccesso non sarà
più in grado di ferirci,
perché avremo accettato
in piena coscienza
di essere ciò che siamo,
allora, in verità, pur perdendo,
noi non avremo perso nulla;
e anche vincendo, chi mai e che cosa
avremmo veramente vinto?

Quando avremo imparato
 a perdere senza perdere
la vittoria stessa non avrà
alcun senso per noi.
Mizar

lunedì 4 aprile 2016

Nella ricerca di Lui....



Nella ricerca di Lui consumai
La mia forza.
Una notte ripiegai
Il mio dito puntato:
Mai più una luna così!

Keppo - Poesie zen

Noi consideriamo.....





NOI  consideriamo divine le bibbie e le religioni;
io non dico che non lo siano,
dico che derivano da noi e possono continuare
a derivare da noi.
Ma non sono loro a conferire la vita,
siamo noi a conferirla,
le foglie non nascono dagli alberi,
dalla terra, più di quanto essi non nascano da noi.

Walt Whitman “ Canto per le professioni”