La preparazione
delle giare d’acqua il cui numero corrisponde a quello delle Divinità evocate
nel Mandala, esige un numero considerevole di giare, in alternativa son
indispensabili almeno 5 giare; una per l’unione del Padre e della Madre, le
altre quattro per le quattro direzioni dello spazio iniziando dall’ Est.
I riti del
Kalachakra esigono tredici giare, dieci per le direzioni dello spazio ( otto
sul piano orizzontale e due per lo zenith ed il nadir), a cui si aggiungono
quelle java e vijava e del Centro. La generazione delle entità sottili, le
Divinità del Mandala, si effettua versando acqua profumata e recitando i tre bija
OM AH HUM nella conca posta sul vaso vijaya,”
il vittorioso”; altre offerte di fiori, di cibo e di preghiere incitano le “
Divinità” alla “ discesa.
Una tradizione indica che il signore del Mandala e la sua paredra discendono nella giara centrale insieme a tutte le gerarchie di Divinità e che quest’ultime spinte dalla gioia del Padre e della Madre centrali si fondono con l’acqua delle giare attribuite loro.
Mandala Kalachakra 2014, una delle giare |
Una tradizione indica che il signore del Mandala e la sua paredra discendono nella giara centrale insieme a tutte le gerarchie di Divinità e che quest’ultime spinte dalla gioia del Padre e della Madre centrali si fondono con l’acqua delle giare attribuite loro.
Una delle giare ricoperta di broccato e ornata con fiori e nastri |
Le divinità
rappresentano la Saggezza-energia; esse circondano i Jina che sono
rappresentati nel loro aspetto pacifico o feroce; quest’ultimo li fa apparire
come orribili mostri. Essi simboleggiano la Saggezza oscurata dalle illusioni e
dagli attaccamenti; queste energie lottano con tutta la loro forza contro queste passioni per distruggere gli
stati della mente oscurata produttori di Klesha,
i frutti karmici che incatenano gli esseri alla continua trasmigazione. Le passioni
sgominate sono rappresentate dai cadaveri che le Divinità schiacciano sotto i
loro piedi.....(continua)
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