giovedì 29 gennaio 2015

Anuttara - Yoga Tantra Gli Yidam *****




Un altro punto importante dell’iniziazione tantrica è dato dagli Yidam, divinità protettrici benefiche che il Guru indica ai discepoli come basi di trasmutazione e che diventano loro protettori. Gli Yidam appartengono a una delle Cinque Famiglie tantriche e ne possiedono le caratteristiche in quanto colore predominante, Mandala, mantra; essi costituiscono gli aspetti delle energie particolari dei Cinque Budda in relazione allo psicosomatismo personale del discepolo. Lo Yidam può essere di tipo pacifico o feroce, dove il primo è legato ad un processo di trasmutazione graduale, mentre il secondo stimola una trasmutazione violenta, profonda, rapida come una lotta; la scelta dello Yidam da parte di un Guru corrisponde al temperamento e alle reazioni psicologiche del discepolo.
Spesso l’iconografia  di queste Divinità ha un aspetto orribile e ripugnante: crani sanguinolenti, ossa, cadaveri schiacciati.

Lo Yidam rivelato dal Guru deve essere visualizzato a poco a poco; esso è innanzi tutto una Divinità esterna al discepolo che lo aiuta e gli serve da modello spirituale grazie alla sua presenza ed al mantra che lo evoca. Il discepolo deve a poco a poco vederlo in tutti i suoi dettagli, sempre tenendo ben presente nella mente che l’immagine è creata dal Vuoto, Shunyata, e che non possiede una forma esterna, come un Dio venuto dal cielo o un angelo venuto dal paradiso, bensì è una creazione interna a sé, un’espressione della propria natura ed energia vitale che distruggerà il suo io. Attraverso il suono del mantra e la concentrazione mentale, l’immagine creata dello Yidam si fonde nel discepolo e lo trasfigura; questo fenomeno avviene tramite choc mentali, reazioni inconsce, scosse psichiche a volte dolorose, spesso improvvise che riportano il discepolo al centro del problema, alla sparizione graduale del proprio io per entrare nella “Natura di Buddha”, temine buddista che corrisponde all’Essere.

Dorje Shug
 Le manifestazioni feroci degli Yidam brandiscono armi, teste di morti, artigli - come il nero Mahakala o lo scuro Dorje Shug – essi sono il simbolo di ciò che i Tantra definiscono “ Ira de Vajra” la collera divina senza odio, invincibile, impertubabile. 
Il Mandala di Dorje Shug
 Si tratta dell’energia dinamica della Vita che distrugge per trasformare, che uccide per far nascere, che è il grande mirabile motore di tutte le energie cosmiche che creano trasformano e fanno sparire gli universi nelle loro gigantesche esplosioni atomiche; questa forza atomica è del resto una delle manifestazioni “ materiali” visibile di questa energia del dorje, creatrice e distruttrice al tempo stesso.



Jean M. Rivère KALACHAKRA Iniziazione Tantrica del Dalai Lama ( op. cit.)

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