mercoledì 28 gennaio 2015

Anuttara-Yoga Tantra Le promesse ed i voti ****




Le iniziazioni del’Anuttara-yoga sono accompagnate da voti (samvara) e promesse (samaya) che corrispondono alle quattordici trasgressioni fondamentali e alle otto trasgressioni importanti.
Alcune tra le quattordici trasgressioni fondamentali  sono:
Denigrare il proprio guru,
Abbandonare l’amore, la compassione per gli esseri senzienti,
Manifestare delle riserve nei confronti del Dharma
Applicare i pensieri discorsivi a concetti inesprimibili
Non rispettare le promesse nel modo in cui sono state formulate   ed infine
Disprezzare le donne fonte della prajna-svabhava
Le otto trasgressioni importanti sono:
Procurarsi dei beni attraverso i poteri della Conoscenza interiore
Non mantenere il segreto davanti a persone inadatte
Discutere in un’assemblea   ed infine
Insegnare la Dottrina ai non credenti
Rimanere sette giorni fra gli shravaka
Vantarsi falsamente dei poteri ottenuti con lo Yoga
Insegnare la dottrina ai non credenti

La caratteristica dell’Anuttara-yoga Tantra è l’affermazione ripetuta dell’inseparabilità della Beatitudine e del Vuoto. Questo concetto è simboleggiato dalle due sillabe E ( il Vuoto) e VAM ( la beatitudine). La lettera E in tibetano comporta tre tratti verticali; essa simboleggia un trono che sostiene il Signore Vajradhara e la sua gerarchia di Divinità, simboleggiate dalla sillaba VAM. L’insieme rappresenta dunque il Mandala nella sua totalità con il Signore e le Divinità che lo accompagnano.
I Lama mettono in guardia i discepoli durante i loro esercizi meditativi a proposito di certi disturbi mentali e nervosi, i lung, che potrebbero sopraggiungere durante la concentrazione. Le cause possono essere molteplici: ripercussione Karmica di azioni commesse in una vita anteriore, interferenze di entità, squilibrio degli elementi del corpo dovuti ad una concentrazione troppo acuta. Esercizi di respirazione, movimenti fisici e la ricerca della calma mentale possono farli scomparire. La dharani HUM PHAT è utilizzata per allontanare le entità perverse.
La pratica delle sei perfezioni deve accompagnare in tutti i momenti le tecniche dei Tantra: esse sono il dono di sé, dei propri sforzi, della propria devozione; la moralità, attraverso il controllo costante dei propri desideri, della propria mente e della volontà; la pazienza attraverso la calma in tutte le azioni compiute; l’entusiasmo che è la gioia interiore, la fede nel Dharma, la perseveranza nello sforzo; la concentrazione, ovvero la serenità dello spirito, la vigilanza costante allo scopo di ottenere il risveglio; la saggezza che si ottiene tramite lo studio attento dei testi e le spiegazioni dei commentari, l’attenzione dedicata alle parole del Maestro e alle sue esperienze; la devozione verso il Guru il quale sviluppa presso i suoi discepoli la propria esperienza, diventando a questo punto il soggetto  stesso della meditazione dei discepoli…( cont.)




Nessun commento:

Posta un commento