Le iniziazioni del’Anuttara-yoga sono accompagnate da
voti (samvara) e promesse (samaya) che corrispondono alle
quattordici trasgressioni fondamentali e alle otto trasgressioni importanti.
Alcune tra le quattordici trasgressioni fondamentali sono:
Denigrare il proprio guru,
Abbandonare l’amore, la compassione per gli esseri
senzienti,
Manifestare delle riserve nei confronti del Dharma
Applicare i pensieri discorsivi a concetti
inesprimibili
Non rispettare le promesse nel modo in cui sono state
formulate ed infine
Disprezzare le donne fonte della prajna-svabhava
Le otto trasgressioni importanti sono:
Procurarsi dei beni attraverso i poteri della
Conoscenza interiore
Non mantenere il segreto davanti a persone inadatte
Discutere in un’assemblea ed infine
Insegnare la Dottrina ai non credenti
Rimanere sette giorni fra gli shravaka
Vantarsi falsamente dei poteri ottenuti con lo Yoga
Insegnare la dottrina ai non credenti
La caratteristica dell’Anuttara-yoga Tantra è
l’affermazione ripetuta dell’inseparabilità della Beatitudine e del Vuoto.
Questo concetto è simboleggiato dalle due sillabe E ( il Vuoto) e VAM ( la
beatitudine). La lettera E in tibetano comporta tre tratti verticali; essa
simboleggia un trono che sostiene il Signore Vajradhara e la sua gerarchia di
Divinità, simboleggiate dalla sillaba VAM. L’insieme rappresenta dunque il
Mandala nella sua totalità con il Signore e le Divinità che lo accompagnano.
I Lama mettono in guardia i discepoli durante i loro
esercizi meditativi a proposito di certi disturbi mentali e nervosi, i lung, che potrebbero sopraggiungere
durante la concentrazione. Le cause possono essere molteplici: ripercussione
Karmica di azioni commesse in una vita anteriore, interferenze di entità,
squilibrio degli elementi del corpo dovuti ad una concentrazione troppo acuta.
Esercizi di respirazione, movimenti fisici e la ricerca della calma mentale
possono farli scomparire. La dharani HUM PHAT è utilizzata per allontanare le
entità perverse.
La pratica delle sei perfezioni deve accompagnare in
tutti i momenti le tecniche dei Tantra: esse sono il dono di sé, dei propri sforzi, della propria devozione; la moralità, attraverso il controllo
costante dei propri desideri, della propria mente e della volontà; la pazienza attraverso la calma in tutte le
azioni compiute; l’entusiasmo che è
la gioia interiore, la fede nel Dharma, la perseveranza nello sforzo; la concentrazione, ovvero la serenità dello
spirito, la vigilanza costante allo scopo di ottenere il risveglio; la saggezza che si ottiene tramite lo
studio attento dei testi e le spiegazioni dei commentari, l’attenzione dedicata
alle parole del Maestro e alle sue esperienze; la devozione verso il Guru il quale sviluppa presso i suoi discepoli
la propria esperienza, diventando a questo punto il soggetto stesso della meditazione dei discepoli…(
cont.)
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