martedì 10 marzo 2015

L'Iniziazione ***





I testi insistono molto sul fatto che l’Iniziazione del Kalachakra non accorda la saggezza totale in un solo colpo, ma offre il potere, le possibilità, pone i semi che il discepolo dovrà sfruttare attraverso le meditazioni assidue, le pratiche costanti del rituale, le visualizzazioni costanti ed eseguite con fede e volontà, senza debolezza ed errore;  il discepolo sviluppa a poco a poco dentro di sé le potenzialità latenti, i germi deposti nel suo inconscio dall’iniziazione, i poteri nascosti. Per questa ragione non è necessaria la comprensione totale dei riti di iniziazione durante le cerimonie iniziatiche; questi riti agiscono aldilà della volontà del discepolo; la loro azione profonda si svilupperà e si amplificherà con il tempo, gli sforzi, le pratiche dei voti tantrici, il lavoro assiduo e costante, la pazienza .
Si può qui scorgere, scrive  l’autore J.M: Rivière, in " Kalachakra, Iniziazione tantrica del Dalai Lama",  la grande e profonda differenza esistente fra le iniziazioni tantriche e le “ iniziazioni” praticate nelle sette e nei gruppi occidentali: queste ultime sono essenzialmente intellettuali, etiche, spesso politico-morali, certamente emotive ma prive di valore magico, nel senso profondo del termine. In esse non c’è evocazione né contatto con i mondi sottili e le Divinità che li abitano.
 

Per descrivere i rituali e la cronologia dell’Iniziazione Kalachakra  J. M. Rivière autore del testo già citato,  utilizza una guida preparata dal Maestro di rituali del Dalai Lama, destinata ad aiutare i discepoli candidati a questa iniziazione nel 1981, molto interessante da consultare perché fornisce un’immagine reale dello svolgimento di questa iniziazione che iniziava sedici monaci del monastero Namgyal di Dharamsala...( Cont.)



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