martedì 10 marzo 2015

L' Iniziazione****






Primo giorno – I bastoncini di legno sono stati gettati per determinare se il momento della cerimonia era propizio. La lettura di ottomila versetti della Prajnaparamita ha consacrato il suolo su cui deve avere luogo la cerimonia. Il rituale per ottenere ilpermesso della Divinità è stato compiuto, e il recinto psichico di protezione è stao creato con l’invocazione delle Divinità protettrici e così il potere di meditazione sul Grande Vuoto.
 
Secondo giorno - Al fine di potere utilizzare il terreno senza pericolo, il Lama e i suoi assistenti hanno richiesto la protezione della Divinità protettrice del Kalachakra, Dorje Shug. Disposte in file ordinate attorno al terreno di iniziazione, i Lama hanno compiuto la danza rituale del terreno, sagar, con i loro costumi di gala e tenendo il dorje e la campanella, essi hanno rappresentato le Divinità protettrici irate; con i mantra e le mudra appropriate i Lama hanno creato così il muro psichico protettore. In seguito hanno inviato la Divinità del suolo ad entrare nel Mandala e a consacrare i materiali che sarebbero stati utilizzati. Poi è stato disegnato sul suolo il tracciato del Mandala.

Terzo giorno -  Il rituale ha invocato e collocato le divinità nei loro rispettivi seggi all’interno del Mandala. Sono state consacrate corde dei cinque colori che simboleggiano le cinque Yum  dei cinque Jina, le loro cinque energie. Un gruppo di Lama specializzati ha poi incominciato a disegnare il Mandala con della sabbia colorata sul suolo consacrato.

Dal quarto al settimo giorno Per quattro giorni è continuata la creazione del Mandala sul suolo; il Mandala del Kalachakra è molto complesso e comporta parecchi dettagli, disegni complicati e linee di colore intrecciate; questa complessità spiega e giustifica il tempo passato a costruire questo Mandala.

Ottavo giorno – Una sessione di meditazione ha luogo e completa la creazione materiale del recinto sacro. Dieci giare vengono poste nelle dieci direzioni dello spazio attorno al perimetro; il Mandala viene poi decorato con tendaggi, stendardi, bordure. Le offerte richieste dal rituale vengono preparate su un altare.

Nono giornoI Lama assistono il Maestro iniziatore nella danza di offerta, vestiti dei costumi rituali e accompagnati dalla musica sacra, allo scopo di consacrare il Mandala.

Decimo giorno – A questo punto sono iniziate le cerimonie propriamente dette dell’iniziazione dei candidati. Essi sono stati purificati con l’acqua e dopo una triplice prostrazione davanti al Maestro, essi hanno ascoltato un’istruzione concernente l’iniziazione del Kalachakra, la più alta dell’Anuttara-yoga Tantra con la mano sul cuore. Il discepolo è divenuto figlio spirituale della Divinità trasfigurata dal Maestro iniziatore che la incorpora. A questo scopo i discepoli pronunciano i voti del Rifugio mahayana e i voti particolari del Tantra e il Maestro conferma la benedizione del corpo, della voce e della mente dei discepoli toccandoli in tre punti del corpo. La cerimonia dei legnetti decorati da un fiore e gettati su un piccolo mandala quadrato di quattro colori, di cui si è già parlato, permette di detrminare la “ Famiglia” tantrica di ciascun discepolo. Il maestro fa bere loro tre sorsi di acqua consacrata per purificare i loro corpi, le loro voci, le loro menti. Una corda rossa attaccata con un nodo dal Maestro iniziatore alle loro braccia proteggerà i discepoli fino all’arrivo del Buddha Maitreya e ricorderà loro la compassione universale di Buddha. Le erbe sacre Kusha sono state distribuite ai discepoli affinché essi le cospargano sul loro giaciglio dove si coricheranno la notte che seguirà; questa cerimonia ha per scopo la purificazione ed è intesa a stimolare e provocare i sogni indicando a ciascuno il successo dei riti dell’Iniziazione. I discepoli devono visualizzare in seguito le sei sillabe del mantra del Kalachakra su sei punti del loro corpo e la Divinità Vajrasattva viene evocata affinché le Divinità dell’iniziazione penetrino nei loro corpi durante la cerimonia. Ai candidati viene infine raccomandato di dormire con la testa volta nella direzione del Mandala, e se ciò non dovesse essere possibile, di visualizzarlo almeno prima di addormentarsi.

Undicesimo giorno – I discepoli hanno richiesto per tre volte in sanscrito ed in tibetano la grazia dell’iniziazione davanti al Maestro e ai Lama  che indossano le vesti della Divinità. I discepoli hanno gli ochhi bendati e fanno offerte di fiori alla Divinità. Si sono visualizzati come la Divinità del Kalachakra ed hanno anche visualizzato i bija OM AH HUM al chakra della testa, della gola e del cuore. Essi hanno ripetuto i voti tantrici e quelli del Bodhisattva; quindi hanno ricevuto dal Maestro le venticinque ingiuzioni degli iniziati. In seguito hanno visualizzato il simbolo del Bodhisattva sotto forma di luna piena sormontata da  dorje a cinque punte. Solo a questo punto viene concesso loro di entrare nel Mandala dalla porta Est sollevando la tenda posta sull’entrata…Il Maestro iniziatore comunica loro i voti del segreto del Tantra, che aveva già confermato  quando aveva loro offerta l’acqua consacrata. I discepoli si sono visualizzati come la Divinità protettrice del Kalachakra , Dorje Shug. Essi hanno gettato un fiore  su un Mandala disegnato su una giara al fine di determinare il Jina con il quale hanno un’affinità particolare. I discepoli sono stati autorizzati a togliere la benda che portano sugli occhi e possono infine contemplare lo splendore del Mandala con le sue luci, i suoi colori, i suoi profumi ed i suoi simboli. E’ stato loro spiegato il senso di questi ultimi e il luogo, i ruoli e il significato delle diverse Divinità nei loro rispettivi luoghi.

Dodicesimo giornoLe sette iniziazioni vengono accordate in questa giornata; in seguito essi hanno ricevuto l’iniziazione dell’acqua, degli ornamenti per la testa, del vessillo che sormonta la sommità del capo, del dorje e della campanella, dei cinque sensi e dei sei organi, del Nome segreto; infine hanno ottenuto l’autorizzazione per ricevere il mantra del Kalachakra, quello della Madre e quello della Divinità protettrice. Questi diversi riti terminano con la messa in guardia del Maestro che richiede ai discepoli di conservare il segreto assoluto circa questi riti e di non rompere i voti tantrici ma di conservarli in tutta la loro purezza e potenza.

Tredicesimo giorno -  Sono state compiute cerimonie di ringraziamento e  omaggio al Dalai Lama da parte di tutti gli assistenti, e il pubblico ha avuto l’autorizzazione di contemplare il Mandala prima che questo venga cancellato dal suolo. La sabbia colorata è stata portata in processione verso un fiume vicino dove è stao eseguito il rituale dei Naga, le divinità delle acque. La base del mandala è stata in seguito pulita con l’acqua corrente del fiume.


Questa iniziazione del Kalachakra si è fermata solo alla prima parte dell’iniziazione, la seconda parte che è segretissima viene concessa con molta parsimonia dal Dalai Lama che ne è l’unico depositario, date le sue caratteristiche e le forze psichiche che scatena nel discepolo.



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