mercoledì 25 marzo 2015

Il Messaggio Universale di Shambala **





Il pellegrinaggio a Shambala il santo regno interiore, altro non è se non una presa di coscienza e l’oblio del corpo per entrare nella Luce del Sé. Questa via ha diversi gradi: lo slancio interiore, il controllo della respirazione e dell’emozione, la conoscenza, la fede e la meditazione. “ Rimanete calmi, tranquilli, riassume il saggio, e la saggezza ed il potere si manifesteranno da soli. Vegliate in silenzio sul vostro cuore e sulla vostra mente. Rimanete senza ambizioni, senza il minimo desiderio, esposti, vulnerabili, senza protezione, incerti e soli, completamente aperti e disponibili verso la vita così come questa si presenta. La calma, il distacco, la libertà dal desiderio e dalla paura, di tutto ciò che vi concerne, la semplice vigilanza, la libertà dalla memoria e dall’attesa- questo è lo stato mentale in cui può sopraggiungere la Scoperta. La liberazione è libertà di scoprire”

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Un’altra lezione della “ Presenza” di Shambala in sé è quella di sforzarsi di rinnovare, ritrovare, fortificare interiormente il senso del sacro. Tenendo presente che il sacro non è legato al religioso e ancora meno al neoromanticismo emotivo moderno. Esso oltrepassa di gran lunga queste condizioni, perché è percezione dei messaggi dei mondi sottili, degli universi spirituali e dei mondi degli archetipi celesti che si rivelano nei momenti più imprevisti dell’esistenza e che molti esseri hanno sentito in un lampo di lucidità psichica, come una tenda che si socchiude e si richiude subito dopo. Ma il senso del sacro, anche se trova conferma in queste subitanee e rapide esperienze giornaliere, le supera intensamente. Si tratta dello sviluppo di un sesto senso permanente che percepisce tutti gli eventi come se fossero dei segni ed è attento al messaggio che essi recano...( cont.)



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