martedì 21 ottobre 2014

Il pellegrinaggio a Shambala


33° Kalachakra 2014, Leh  Ladak





Come recarsi a Shambhala? La questione si è posta molte volte all’Asia buddista; curiosi, avventurieri, folli, religiosi e mistici hanno tentato di risolverla; alcuni itinerari sono stati descritti ed i sentieri che vi sono annotati contengono un miscuglio di fantasie, sogni, simbolismi ed esperienze vissute. Essi presuppongono tutti  che il candidato possegga poteri soprannaturali ed una disciplina personale difficilmente ottenibili. Il viaggio avviene parte nel corpo fisico e parte nel corpo sottile, in sogno e nelle visioni. Ciò spiega perché numerosi Lama affermano che Shambhala è accessibile soltanto quando il candidato giunge alla morte; dopo di questa, egli rinascerà nel santo regno trascinato dalla forza del suo desiderio e guidato dalle visioni dei mondi intermedi negli stati post-mortem.  Per essi Shambhala- il Santo regno- esiste in tutta la sua potenza e gloria su di un piano sottile ed invisibile agli uomini.  Questi mondi  sono raggiungibili solo attraverso la meditazione e la preghiera; questo  è il dominio degli dei, degli Angeli e dei geni.
Il pellegrinaggio verso Shambhala diventa così un pellegrinaggio verso la luce interiore.
Op.cit.

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