martedì 24 marzo 2020

Il rosso è il colore....



Grotta di Chauvet

Se c’è un colore che può essere definito tale è proprio il rosso! Si può dire che rappresenti da solo tutti gli altri colori, che sia il colore! Parlare di colore rosso è difatti quasi un pleonasmo! D’altronde certi termini come coloratus in latino o colorado in spagnolo significano rosso quanto colorato. 

Fiume Colorado

In russo Krasnoi significa “rosso” quanto colorato ma anche bello (etimologicamente, la Piazza Rossa è la bella piazza). 

Mosca- piazza Rossa

Nel sistema simbolico dell’antichità, che ruotava attorno a tre poli, il bianco rappresenta l’incolore, il nero era grosso modo lo sporco, è il rosso era il colore, il solo degno di questo nome. La supremazia del rosso si è imposta a tutto l’Occidente. E non solo perché si è valorizzato ciò che si distaccava di più dall’ambiente. C’è un’altra ragione: i pigmenti rossi sono stati disponibili molto presto e si è potuto usarli in pittura e in tintura già trentamila anni prima di Cristo, l’arte paleolitica adoperava il rosso, ottenuto in particolare a partire dall’ocra rossa: basta pensare al bestiario della grotta di Chauvet. Nel neolitico si è sfruttata la robbia, erba dalle radice tintorie presente nei climi più svariati di alcuni metalli, come l’ossido di ferro o il solfuro di mercurio…La chimica del rosso  è stata dunque molto precoce, e molto efficace. Da ciò dipende anche il successo di questo colore.

La radice della robbia

Michel Pastoureau - Il piccolo libro dei colori

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