mercoledì 26 febbraio 2020

Nel principio Dio creò il cielo e la terra....






Nel principio Dio creò  il cielo e la terra,
Ma la terra era deserta e disadorna e vera tenebra sulla superficie delloceano
E lo spirito di Dio era sulla superficie delle acque Genesi 1: 1-2



Nella tradizione religiosa e  simbolica lidea delle tenebre non è ancora negativa e morale, ma ontologica. Segna gli oscuri inizi di ogni processo, la ricca fonte di energia  originaria che mette in moto ogni processo
Il principio primordiale, il principio di tutti i principi è avvolto nelloscurità e cromaticamente descritto come tenebre. In Genesi  infatti è scritto che, un attimo prima del fiat lux,le tenebre erano sulla faccia dellAbisso e lo Spirito di Dio aleggiava sulle acque. Quindi nella Genesi Dio non è inteso come luce, anzi, la luce è la sua prima creazione. 
Le cosmogonie egizie dominavano Nun questo spazio pre-creazione e lo descrivevano come infinito e buio: è oscurità uniforme, i suoi confini a sud, a nord, a ovest ed a est sono sconosciuti e la luce di Ba ( il sole) ne è assente si legge sul soffitto del cenotafio di Seti I ad Abydos.

Nut colei che da la nascita ed accoglie nella morte
Un poetico mito di creazione egizio narra che nel lago segreto Nun, in un luogo chiamato del grande lago, apparve da solo il Grande Loto. Aprendo i suoi petali il fiore rivelò il sole sotto forma di un bambino. Il bambino aprì gli occhi, separando in tal modo la notte dal giorno 
I caldei chiamavano Apsu il dio della procreazione e lo definivano labisso senza fondo, lInfinito addormentato nella propria infinità. Rappresenta il Nulla nella sua assoluta indefinitezza  delle concezioni orientali.
Alcune cosmogonie africane costituiscono uninteressante amplificazione di questi concetti; per Bambara e Dogon, per esempio la notte primordiale era oscura e nera, ma non per questo vuota: era un miscuglio in cui il bianco, il rosso ed il nero si amalgamavano fra loro in ununione che coinvolgeva non solo il colore, ma anche gli elementi primordiali e lo spirito della divinità.
Esiste dunque un nero fenomenico ( quello di cui noi facciamo quotidiana esperienza) ed un nero primordiale, onnicomprensivo che è archetipo del Principio espressione della dimensione totipotente delle origini, che contiene cioè in potentia tutto quanto verrà alla luce ed acquisterà esistenza.



Anche le teorie scientifiche moderne ipotizzano un buio totale prima del big-bang ed è significativo che,  in psicologia, alcuni psicologi parlino  del nero " come di una compressione concentrica che esprime lidea del nulla
Forse per questa ragione gli antichi immaginavano loscuro  vuoto primigenio come Caos. Ad esempio Esiodo dice che:
In realtà nacque prima il Caos,
dal Caos nacquero Erebo e Notte la Nera,
e dalla Notte, a sua volta, LEtere ed il Giorno. 
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