lunedì 17 febbraio 2020

Impariamo a pensare a colori....






Non è un caso se vediamo rosso, diventiamo verdi di paura, blu di collera o bianchi come un lenzuolo… I colori veicolano tabù e pregiudizi ai quali obbediamo senza rendercene conto, e possiedono significati nascosti che influenzano il nostro ambiente, i nostri comportamenti, il nostro linguaggio e il nostro immaginario. L’arte, l’architettura, la pubblicità, gli indumenti, le automobili: tutto è regolato da un codice segreto dei colori. La loro storia, ricchissima e sorprendente, racconta l’evoluzione delle mentalità, degli usi della società, intrecciando arte, politica, religione, psicologia, sociologia.
I colori la dicono lunga sulle nostre ambivalenze. Sono dei formidabili rivelatori dell’evoluzione della nostra mentalità. Tutto è retto da un codice non scritto di cui i colori detengono il segreto.  A forza d’averli sott’occhio, si finisce col non vederli più. Ed è un grande errore! I colori non sono irrilevanti, tutt’altro. Veicolano dei codici, dei tabù, dei pregiudizi cui obbediamo senza saperlo, possiedono significati reconditi che influenzano profondamente il nostro ambiente, i nostri comportamenti, il nostro linguaggio, il nostro immaginario.   I colori non sono immutabili. Hanno una storia movimentata, che risale alla notte dei tempi e che ha lasciato tracce persino nel nostro vocabolario. La dicono lunga sulle nostre ambivalenze. Sono dei formidabili rivelatori dell’evoluzione della nostra mentalità.
Da secoli la religione li ha posti sotto il controllo, così come ha fatto con l’amore e la vita privata. La scienza ha detto la sua , sopravanzando la filosofia: onda o corpuscolo? Luce o materia?  L’arte, la pittura, la decorazione, l’architettura, la pubblicità e naturalmente anche i nostri prodotti di consumo, i nostri indumenti, le nostre auto…tutto è retto da un codice segreto di cui i colori detengono il segreto.
Difficile districarsi nel labirinto simbolico delle tinte. I colori sono infatti lunatici. Non si lasciano imprigionare in categorie. Quanti sono del resto? I bambini ne nominano spontaneamente tre; Aristotele ne contava quattro, e per Newton è decretato che ce ne fossero sette. Ma è inutile cercare di contare: ogni giorno se ne inventano di nuove.  Impariamo a pensare a colori e vedremo il mondo in un altro modo! In passato si diceva ai bambini che c'era un tesoro nascosto ai piedi dell'arcobaleno. E' vero: là nel crogiolo dei colori, c'è uno specchio magico che, se sappiamo brandirlo, ci rivela i nostri gusti, le nostre avversioni, i nostri desideri, le nostre paure, i nostri pensieri reconditi, e ci dice cose essenziali su mondo e su noi stessi.

tratto da: "  Michel Pastoureau   "il piccolo libro dei colori"



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