Il nero è l’ enfant terrible dei colori, d’istinto
pensiamo ai suoi aspetti negativi: le paure infantili, le tenebre e
dunque la morte ed il lutto. Il nero è irrimediabilmente legato ai funerali, ai
defunti, al peccato e, nella simbologia dei colori propri ai quattro elementi,
è associato alla terra, ovvero all’inferno, al mondo ctonio.
E. Munch - Al capezzale del defunto |
Ma c’è anche un nero più pregevole, quello della
temperanza, dell’ umiltà, dell’austerità, quello che fu portato dai monaci ed
imposto dalla Riforma. C’è un nero buono e c’è un nero cattivo. Nelle società antiche si
usavano due termini per qualificarlo: in latino, niger, che designa il
nero brillante e ater ( da cui viene “ atrabiliare” , che designa la bile nera ), che significa
nero opaco, nero infausto. Questa distinzione tra brillante ed opaco era molto
sentita e lo è ancora per i neri africani: una bella pelle deve essere più
splendente possibile, dato che l’opaco evoca la morte e l’inferno.
Quasi ovunque il nero resta associato alla morte ed all’aldilà. In Asia pur se questo colore resta
associato alla morte, il colore del lutto è il bianco .Per le religioni
orientali il defunto si trasforma infatti
in un corpo di luce, un corpo glorioso, che si innalza verso l’innocenza e la luce.
In occidente invece il defunto torna alla terra, ridiventa cenere, e
dunque va verso il nero.
Già tra i romani l’indumento del lutto era grigio, colore della
cenere. Il cristianesimo ha coltivato questo simbolo: ha sempre associato il
lutto allo scuro ( che poteva essere anche bruno, viola o blu cupo) . Ma fino
al XVII sec. solo gli aristocratici potevano permettersi un abito di lutto,
dato che il nero era molto costoso, solo lentamente questo colore sarà permesso
alla povera gente.
Anche in politica il nero non è di buon augurio. La bandiera nera dei
pirati significava morte. E’ stata ripresa nel XIX sec. dagli anarchici e
ha sconfinato nel XX nella bandiera
fascista e nazista e infine in quella dell'Isis. Il nero dell’estrema sinistra si è congiunto con il nero
dell’estrema destra. Gli estremi finiscono sempre per
incontrarsi.
tratto da : Michel Pastoureau - Il piccolo libro dei colori
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