giovedì 4 giugno 2015

L'Universalità del Mandala: Anahata




L’amore nacque per primo;
gli dei non possono raggiungerlo,
o gli spiriti o gli uomini…
lontano come il cielo e la terra si estende,
lontano come l’acqua va,
alto come il fuoco brucia,
tu sei grande, amore!
Il vento non può raggiungerti,
né il fuoco, né il sole, né la luna:
Tu sei più grande di loro tutti, amore!
                 Atharva Veda 9.2.19

Anahata, di irene faro

Anahata,  ” risuonante senza percussione”

E’ localizzato nel cuore ed è il luogo in cui risuona il mistico “suono senza percussione”, eco della prima vibrazione-fremito dell’universo.
Questo suono, si dice, viene udito  all’interno di sé e contemporaneamente all’interno dello spazio. E’ un suono al di là del silenzio, udibile come OM.  Questa vibrazione“ non prodotta dalla percussione di due oggetti, che galleggia in un mare di silenzio è il suono della creazione e viene udito quando la Kundalini in ascesa raggiunge il livello del cuore”.
Anahata viene raffigurato come un loto con dodici petali, di colore verde, il cui elemento correlato è l’aria, rappresentata da due triangoli che si intersecano formando una stella a sei punte, simbolo dell’equilibrio; all’interno è inserita la sacra sillaba  yam
 
Yam, di irene faro
Sotto la sillaba si trova un’antilope, veicolo del dio del vento vedico Vayu. La divinità che presiede a questo centro è Shiva nel suo aspetto gentile e dispensatore di doni. 


La sua shakti è Kakini. Sotto il loto del cuore c’è un loto più piccolo, Anandakanda, in cui c’è il “ celestiale albero dei desideri” dal cielo di Indra, il Kalpataru. E’ qui che hanno origine le prime vibrazioni del suono OM.

Kalparatu
 Questo albero magico contiene i più profondi desideri del cuore- non ciò che pensiamo di volere, ma il grido più profondo dell’anima. Si crede che, quando desideriamo qualcosa da quest’albero, e liberiamo quei desideri, il Kalpataru concede più di quello che si è desiderato, portando alla libertà (moksa).
 In Anahata comincia ciò che Dante chiama ” La Vita Nuova” : si può abbandonare la lotta e tendere verso il bene, la pace, l’amore.
Dal mondo del corpo e della manifestazione si irrompe nella profondità dello spirito. Trascendiamo il nostro ego e ci avviciniamo a qualcosa di più grande, più profondo, più forte.
 Ci espandiamo. 
Abbiamo raggiunto il punto centrale del sistema dei Chakra. E’ il nucleo, lo spirito interiore che unisce tutte le altre forze sopra e sotto, dentro e fuori. E’ il centro dell’ amore. Come spirito e materia sono combinati, così Shiva e Shakti sono uniti all’interno del cuore. Nella loro eterna danza di creazione, l’amore irradia in tutta l’esistenza, dandogli la permanenza che consente all’universo di esistere.



Quando tutti i nodi del cuore sono sciolti, allora anche qua in questa nascita umana, il mortale diventa immortale. Questo è tutto l’insegnamento delle scritture.
Katha Upanisad, II.6.15

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