Ajna Chakra |
Se perciò il tuo occhio è singolo, il tuo intero
corpo sarà pieno di luce
Matteo 6:22
Ajna, ” il centro del comando”
Il chakra numero sei è il centro della “vista”,
collegato all’elemento luce. Le due nadi, Ida e Pingala, si uniscono alla
Shushumna, entrando in questo chakra, ponendo fine alla polarità energetica che
scorre ad ogni lato dei chakra inferiori. I petali sono costantemente cresciuti
di numero risalendo lungo la Shushumna; ma improvvisamente troviamo due petali
nel chakra Ajna.
Esistono molte interpretazioni del loro
significato: i due mondi della realtà- manifesta ed immanifesta; le nadi Ida e
Pingala, che si incontrano in questo punto. I petali inoltre somigliano ad ali,
e simboleggiano la capacità di questo chakra di trascendere il tempo e lo
spazio, consentendo allo Spirito di “volare” in luoghi e tempi lontani.
Ajna è localizzato alla base della fronte in mezzo
alle sopracciglie, nella posizione del terzo occhio. Esattamente nel punto da
cui emerge il serpente ureo nei ritratti dei faraoni egizi. Questo chakra appare
come un loto dal colore lunare o viola con due petali ai lati che portano le
lettere ham e ksham. Presso il suo centro,seduta su un fiore di loto bianco la
radiosa dea Hakini. All’interno del triangolo yoni c’è un lingam di Shiva, “ splendente come
molti fulmini “ che sorregge la sillaba OM, il cui suono diviene pienamente
udibile.
Mantra OM, di irene faro |
In questo centro si manifesta la visione di Dio,
Saguna Brahman, l’assoluto dotato di qualità.
“ Quando la coscienza raggiunge questo piano, si
hanno rivelazioni giorno e notte” scrive Ramakrishna “ E tuttavia una traccia
dell’io rimane ancora. Avendo fatto esperienza della manifestazione del Divino,
l’uomo, per così dire, impazzisce di gioia e non desidera altro che fondersi
nell’Uno che tutto pervade. Ma non può. E’ come vedere la fiamma di una lampada
nel suo involucro di vetro: sembra di poterla toccare, ma il vetro si frappone
e lo impedisce.”
Superata la “barriera di vetro” si esplode nella
pura luce, nella luce unica, al di là dei nomi e delle forme.
E’ una fusione descritta dal mistico cristiano
Meister Eckart: “ L’anima in Dio non ha
nulla in comune con alcunché e non è nulla per alcunché…….C’è nell’anima
qualcosa di tanto affine a Dio che
essa è una sola cosa con Dio, non unita a Lui.” Ma, ed è sempre Meister Eckhart a rivelarlo, “ L’ultimo e il più alto addio dell’uomo
consiste nel lasciare Dio stesso per trovare Dio”
Nessun commento:
Posta un commento