lunedì 11 aprile 2011

Le visioni simboliche di Ildegarda di Bingen




L'invisibile nel visibile attraverso il visibile

Le immagini del cosmo sono per lei un apprendimento interiore dell’unità dell’universo La varietà del molteplice e “ gli invisibili segreti dell’eterno” diventano proprio attraverso le immagini comprensibili alla mente umana.

Per Ildegarda il termine “ visione” indica la conoscenza come processo intuitivo; è lo “sguardo” rivolto dentro e fuori di sé, in grado di andare oltre le apparenze fenomeniche e cogliere la realtà ultima, l’essenza, l’unità nella diversità delle cose e delle parole

Ad Ildegarda non interessa tanto conoscere speculativamente, quanto indagare la realtà creata per ridarne la ‘chiave’ agli esseri umani, che l’hanno persa con la caduta di Adamo


Nella storia, che per lei rappresenta lo svolgimento dell’ intero creato- dalla caduta degli angeli ribelli alla vittoria finale sull’ anticristo- lo spirito dell’uomo ha il compito di riunificate il mondo materiale e quello spirituale.

La sua visione naturalistica enfatizza il raggiungimento della salute dell’uomo attraverso la conoscenza e l’utilizzazione degli strumenti che la natura ci offre.

In questo contesto è centrale la nozione di viriditas, in cui nel carattere simbolico del colore verde si esprime la vitalità e fecondità non solo del mondo vegetale, ma anche di quello sensibile e spirituale.


Così come la recitazione del mantra OM, preghiera rituale e aspetto del divino consente di, risvegliare le capacità intuitive e portare l’adepto nello stato di silenzio dal quale possa scaturire la gioia dell’essere, nel più completo sentimento di unificazione così, per Ildegarda nella musica e nell’armonia della voce è possibile sperimentare l’esperienza immediata dell’unità di anima e corpo.

Al di là del tempo e dello spazio troviamo in Lei la stessa ansia che tormentava il vate upanishadico:
" Tamaso ma jyotir gamaya" fammi passare daslle tenebre alla luce


Nessun commento:

Posta un commento