Dhyana
o meditazione è lo stato in cui c'è una consapevolezza senza sforzo e senza
scelta di ciò che la vita è dentro e intorno a noi. Si tratta dunque di uno
stato, di un modo d'essere,. non di un'attività. Fra le due cose c'è tutto un
mondo di differenza Si può crescere fino a fiorire in tale stato. La
meditazione, in altri termini, è vivere in un'attenzione dinamica, in una
consapevolezza dinamica di ciò che la vita è: è un movimento disinibito,
incondizionato della coscienza individuale, in armonia con il ritmo della vita
universale.
Vorrei dunque disinfestare la parola "meditazione" da tutta una serie di associazioni. È un movimento non cerebrale, un movimento della coscienza individuale, ma non de1 cervello condizionato, non di quella parte del cervello che è inibita dal condizionamento derivante dall'educazione, dalla cultura, dalla civiltà e dai fattori socio-economici della vita. Il cervello, un organo fisico. una parte dell'organismo biologico, è tanto condizionato quanto il resto dell'organismo fisico. Esistono schemi cerebrali di comportamento.
C'è una specie di "corpo" cerebrale cristallizzato, un corpo psicologico. E' invisibile e si esprime attraverso parole, movimenti fisici e così via....(cont)
Vimala Takar
traduzione
a cura di Mauro Bergonzi)
(tratto
dalla rivista "Yoga" n. 34, organo della Federazione Italiana Yoga.
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