sabato 20 marzo 2021

Verde, ti voglio verde, verdi rami...

 

Il giardino di Claude Monet



Impiegando un criterio quantitativo sono il verde e l’azzurro a spartirsi il mondo della natura. Al verde appartiene il mondo terrestre dei campi coltivati, dei boschi e delle foreste, all’azzurro l’immensità del mare e del cielo.

Per questo il verde si associa alla speranza, e tra le diverse età dell’uomo, alla puerizia ed alla fanciullezza…

Giustamente Baudelaire accosta il verde al “ paradiso degli amori infantili” e Garcia Lorca lo invoca con slancio appassionato: “ Verde, io ti voglio verde/ verde vento. Verdi Rami.”

Nel mondo dell’arte, il verde risplende nella stagione dell’impressionismo, ed in particolare  nella pittura di Claude Monet, seguace della pittura en plein air che nei suoi quadri ne ha fatto un uso mirabile.



Boccioni - Stati d'animo


Tuttavia il sorprendente doppio gioco che sostiene ogni colore fa si che il verde venga compromesso nelle insidie delle partite d’azzardo, nello strazio delle malattie, fino a cadere nelle maglie del vizio.

E’ allora la combinazione con il blu ed il giallo, da cui si ricava il verdatro, questo tono livido e marcio a rappresentarlo.


Boccioni - Idolo moderno

Toulouse- Lautrec e più tardi Egon Schiele, che si sono avventurati nel retroterra delll’universo notturono della sfrenatezza e dell’erotismo impiegano questo verde guasto per caratterizzare i volti e le nudità dei loro personaggi. Lo ritroviamo anche nel maquillage sguaiato dell’ ”Idolo Moderno” di Boccioni.



Egon Schiele-La morte e la fanciulla


 


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