lunedì 10 ottobre 2016

Perché in fondo tutti sanno che l'anima canta*



Albrecht Durer- Mani oranti



Con l’avanzare dell’età, gli eventi umani assumono tutta un’altra colorazione. Si impregnano della tonalità di una missione da compiere. Ognuno di noi può allora cogliere il senso del proprio cammino e anche indovinarne il fine. Tutto si concentra sull’essenziale, quest’essenziale sorgente di vita, flusso incessante di energia sul quale si sintonizza il nostro pensiero, si modella la nostra mente, comincia a vibrare la nostra anima, cancellando le costrizioni che la oscuravano, o per lo meno la incupivano, l’annebbiavano. L’anima diventa da questo momento l’espressione della vita, capace di cantare come quest’ultima, in risonanza con lei, e si mette a pregare incessantemente, cosa per cui è fatta. Perché in fondo tutti sanno che l’anima canta. E ognuno sa che si fa di tutto in questo mondo per impedirglielo. Ma la sua natura è fatta per salmodiare. E’ fatta per questo e la sua sofferenza trae origine proprio dalla soppressione di questo profondo anelito verso l’universo, verso il grande tutto a cui essa appartiene. Invecchiare significa dunque passare oltre  tutto ciò che tende a ostacolare questa vibrazione dell’anima. Significa raggiungere questo grado di saggezza in cui tutto diventa relativo rispetto alle attività umane, tenendo conto delle loro verità. Significa raggiungere il livello in cui si scopre il carattere futile di cose che pure sembravano indispensabili. Significa vedere dissolversi tutto quello che offusca la presenza di Dio.
Alfred Tomatis     L’orecchio e la vita-  



  

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