mercoledì 31 agosto 2016

Vivere significa fare spazio ai valori femminili....




Vivere significa fare spazio il più presto possibile e nel modo più completo possibile ai valori femminili, e domandarci che senso diamo noi alla parola ‘apertura’. Non c’è dilatazione del cuore senza apertura del cuore, non c’è dilatazione del petto senza apertura. E aprirsi significa aprirsi senza imbrogliare. Non potete chiudere tutte le porte, esteriori e interiori, e aprirvi alla grazia di Dio. La grazia di Dio può arrivare a voi solo attraverso le prove più crudeli, il tradimento di quelli in cui avevate fiducia, il rifiuto, tutto ciò che una volte ci era parso terribile. Tutto è Grazia. Aprite sempre, è sempre Dio che bussa alla porta. Aprirsi significa aprirsi con tutto il proprio cuore. Sviluppare i valori femminili della ricettività e dell’accettazione significa svilupparli in tutti i modi. Consiste nel non proteggersi più. Se ti schiaffeggiano porgi l’altra guancia, come ha detto il Cristo. Significa aprirsi alla forza vitale in noi, e non cercare di fuggire nella meditazione le paure che portiamo in noi stessi........ E la meditazione è l’apertura allo slancio vitale non duale, non conflittuale. E’ scoprire semplicemente: Vivo! Sto vivendo, animato da quella energia infinita che non è la mia vita, ma la Vita. Tutto qui. Supero la mia vita, nella quale inevitabilmente soffoco, quali che siano i miei successi e scopro che sono l’espressione o una forma della Vita Universale dell’energia divina, quella che anima gli uccelli che ascoltiamo cantare, le foglie mosse dal vento, i piccoli germogli verdi in primavera, la vita che anima ogni atomo e che prende in noi la forma più evoluta, prajna: conoscenza, saggezza, comprensione.....
 E a poco a poco vi liberate dalla sofferenza. La meditazione non consiste soltanto nel cercare il vuoto e il silenzio del non-manifestato. Significa anche cercare la non-dualità, l’assenza di conflitto nel sentimento di esistere. Così diveniamo esseri umani integrali e possiamo crescere, realizzarci, dispiegarci. Possiamo sentire la forza vitale salire in noi nella sua pienezza. Sradicate le vecchie paure inconsce di voi stessi, le vecchie paure dell’infanzia: “Di quali sciocchezze sono ancora capace se non mi reprimo! Più vivrò in modo ristretto, meno rischierò di essere punito”. E se l’insegnamento o il guru deve significare una serie di divieti: ‘la morte dell’io’, la ‘mortificazione’, ‘la rinuncia’, ‘il sacrificio’, allora la spiritualità non sarà che una menzogna e non arriverà da nessuna parte.
 Non potete amare se non amate voi stessi. Non potete amare voi stessi se avete paura di voi stessi. Non potete evitare la paura di voi stessi se fuggite di fronte a voi stessi. E se fuggite, vi  esaurite per rimanere alla superficie di voi stessi e dell’esistenza. Come volete raggiungere la profondità?
Non abbiate paura. La forza della vita in noi, in voi, in ciascuno, è soltanto rassicurante se la scopriamo alla sua sorgente. Se trovate la via, se osate vivere, se osate aprirvi, vedrete quanto ciò che oggi domina la vostra esistenza, le paure, le sofferenze, i drammi, gli attaccamenti, le emozioni, i pensieri che vi buttano giù, quanto questa schiavitù comincerà a sciogliere i suoi lacci.
"Scegliete di vivere" Arnaud Desjrdin





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