sabato 26 marzo 2011

la via del mandala





..... ieri era solo l'inizio di un lungo percorso l'inizio di una condivisione di conoscenze e di esperienze sul mandala e con il mandala che vorrei condividere con tutti coloro che lo utilizzano lo apprezzano lo studiano o lo ignorano

Eludendo i limiti posti dallo spazio e dal tempo
, volti al passato, immersi nel presente, proiettati nel futuro

Mai come adesso l'umanità ha bisogno del potere risanante del mandala. Il nostro mondo diviso e lacerato invoca a gran voce quella forza aggregante che costituisce il più grande potere della sua geometria simbolica.


L'uomo occidentale, probabilmente innamorato dell'idea di poter determinare e decidere individualmente ogni cosa in ogni istante, ha ignorato i mandala così a lungo proprio perchè essi gli mostrano chiaramente il quadro della sua vita e la forte componente di predeterminazione.


Ma molti di noi desiderano essere parte del cerchio mandala, proiettati verso il centro, il punto aldilà dello spazio e del tempo, definito dalla
Chandogya Upanisad :
" ..
Questo Sè dentro il mio cuore, che è più piccolo di un chicco di riso..o del centro di un grano di miglio, è più grande della terra, più grande dello spazio, più grande del cielo, più grande di tutti i mondi".

Entrare in contatto con il proprio centro ci consente di scoprire cosa si nasconde in ciascuno di noi. Ricentrarsi significa recuperare l'energia per gestire meglio le propie risorse.
In un'epoca in cui prevale l'"avere" sull "essere", bisogna ritrovare l'entusiasmo di percorrere la via che porta all'interno, al nostro centro spirituale.
I mandala ci possono mettere in contatto con la nostra profonda saggezza interiore, aiutandoci ad esprimere ciò che siamo realmente.

La via del mandala può diventare una celebrazione del dono stesso della vita, un'opportunità per crescere, per amare e per essere.

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