martedì 27 aprile 2021

Il colore della dolce attesa....

 

Pittura parietale della villa a Vampo Variano  Stabia

Presso i  latini  il verde lo si usava  sia per tingere le stoffe prevalentemente destinate all’abbigliamento di qualche eccentrica signora, sia nel dipingere le superfici pur considerandolo, almeno all’inizio, un colore “barbaro”, ossia straniero, bizzarro legato ad un popolo che i latini non amavano e con il quale non amavano confondersi. 

Successivamente, nel Basso Impero una stoffa di colore verde veniva usata per fasciare, in segno beneaugurante, i neonati. Nel medioevo, e fino a tutto il Rinascimento, era il colore che indossavano le ragazze in cerca di marito o le donne in dolce attesa, come si evince dal dipinto di Jan Van Eyck del 1434 Ritratto dei coniugi Arnolfini (National Gallery of London). 



Nel  quadro, che è considerato il capolavoro dell'artista, il vestito verde e ampolloso della donna  illumina e attrae lo sguardo dell'osservatore. Guarnito e foderato di pelliccia di scoiattoli rossi si stima che per realizzarlo ci siano voluti le pelli di ben duemila scoiattoli. Oggi si griderebbe, a ben ragione, allo scandalo!    

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