giovedì 6 luglio 2017

Sia fatta la tua volontà....**





Nella pratica religiosa, un problema comune è il tentativo prematuro di dire " sia fatta la tua volontà" senza comprendere prima che cosa implica. Prima di poter comprendere la Tua volontà devo cominciare a capire la natura illusoria del mio desiderio; devo capire sempre meglio che la mia vita è un unico " io voglio, io voglio, io voglio".           
Che cosa voglio? Qualunque cosa, banale o  " spirituale", ma soprattutto voglio che tu sia come io vorrei.
 Le difficoltà nascono dal fatto che, prima o poi, ciò che io voglio si scontra con ciò che vuoi tu. Ecco la sofferenza. L'esempio di Madre Teresa dimostra che, dove non c'è io voglio, c'è gioia; la gioia di fare ciò che va fatto senza alcun io di mezzo.
Un' altra lezione che ci dà è la differenza tra lavoro e vocazione.
Possiamo essere medico, studente, idraulico, mogli o marito...senza che sia la nostra vocazione. Il dizionario ci dice che " vocazione" viene dal latino vocare, chiamare. Tutti noi, lo sappiamo o no, siamo chiamati dal Vero Sé ( la tua volontà). L'azione di Madre Teresa non sta tanto nel servizio dei poveri quanto nella risposta alla chiamata.  Servire i poveri non è il suo lavoro, ma la sua vocazione.
Il nostro lavoro e la nostra vocazione dovrebbero essere la stessa cosa. Quando abbiamo visto chi è il Maestro, il lavoro scorre agevole. Finché non l'abbiamo capito, il nostro lavoro è imperfetto, come lo sono i nostri rapporti e ogni situazione in cui ci troviamo. 
(cont.)  op. cit.

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