venerdì 13 gennaio 2017

Il valore della preghiera **





….La preghiera non può allora essere concepita come separata o addirittura antitetica ad una vita animata dal piacere, ma deve diventare essa stessa principio di gioia e di piacere nell’esistenza umana, tanto da trasformare la ita umana in una liturgia vivente e da fare un bene di ogni cosa esistente, se vissuta in lode e ringraziamento a Dio, come indicato da S. Paolo.
La preghiera non deve essere concepita come un momento separato rispetto all’iter del processo di guarigione, ma deve progressivamente giungere a trasformare interamente la vita dell’ammalato, sino a renderla una preghiera vivente.
L’efficacia della preghiera nella guarigione sarà tanto maggiore, quanto minore sarà la distanza fra il momento relazionale con Dio ed il comune modo di sentire della propria esistenza.
La vera e somma preghiera in definitiva è il Cristo che vive in noi,come indicato da Paolo nella lettera ai Galati, momento questo in cui la distanza fra  vita umana e  percezione  divina si annulla, traducendosi così in principio supremo di ogni guarigione.
Dott. Paolo Lissoni, dott. Fernando Brivio, dott. Giusy Messina


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