giovedì 12 marzo 2020

..Un fiore di loto bianco



Kalachakra 2014, foto irenefaro


Il bianco è immagine di quegli stati esperenziali emotivamente intensi e talvolta paragonati all’emozione di trovarsi in vetta a un monte innevato, dove il candore ed il silenzio, la luce e il bagliore, la nitidezza e la libertà si avvicinano a quel valore di assoluto che è il carattere più proprio del bianco.
Quanti asseriscono di aver fatto conoscenza ravvicinata di questo stato hanno sempre detto che questa esperienza è sostanzialmente inesprimibile.
La tradizione buddista narra che “un giorno Buddha era atteso da una gran folla riunita per ascoltare uno dei suoi meravigliosi discorsi. Era un silenzio colmo di respiri, dove respiravano l’attesa anche gli animali e gli alberi. Buddha pronunciò allora il suo discorso: lo disse senza aprire bocca. 
Tese verso la folla un fiore; nient’altro.
Alzò il fiore e lo tese, nient’altro. E non solamente il discepolo Mahakassyapa, al quale il Buddha donò il fiore, ma tutti gli uomini, tutte le donne, tutti gli animali, tutte le piante, tutti compresero il discorso del Fiore; ogni essere vivente lo capì a modo suo, come la sua mente e il cuore glielo suggerivano”
Narra la tradizione che era un bianco fiore di loto.



Nessun commento:

Posta un commento