domenica 29 marzo 2020

Certi Rossi..



Nei secoli il rosso si identificherà soprattutto con i segni del potere. Nella Roma imperiale quello che si ottiene dalla sostanza colorante del murice, una conchiglia rara presente nel Mediterraneo, è riservato ai generali e principalmente all’imperatore.



Nel medioevo, essendo andata perduta la formula della porpora romana si ripiega sul chermes, il colorante estratto dalla femmina essiccata del Coccus ilicis, insetto diffuso nel bacino del Mediterraneo e in Estremo Oriente.  La raccolta era naturalmente molto costosa e laboriosa e la fabbricazione molto costosa. Ma il rosso ottenuto è splendido, luminoso,resistente.  I signori utilizzano sempre colori eleganti e costosi. Un rosso acceso è sempre un segno di potenza, tanto nei laici, quanto negli ecclesiastici. A partire dai secoli XII e XIV  tutta la curia romana a partire dal papa si veste di rosso. Il messaggio è questi eminenti personaggi sono pronti a versare il loro sangue per Cristo….ma nello stesso tempo per quell’ambivalenza che è tipica dei colori e che viene universalmente accettata sui quadri si dipingono diavoli rossi e spesso un cavaliere demoniaco su un destriero ricoperto da una gualdrappa rossa sfida l’eroe

Andrea Mantegna  Ludovico Trevisan

Ma una volta diventato il colore dei papisti, il viene considerato un colore immorale.   A tale proposito Lutero cita un passo dell’Apocalisse  in cui San Giovanni racconta come la grande prostituta di Babilonia fosse vestita di rosso. 




E per Lutero Babilonia è Roma; il rosso deve dunque essere cacciato dal tempio e abolito dagli indumenti dei riformisti. Una simile scelta non è priva di conseguenze anche in ambiente cattolico. Gli uomini non indosseranno più abiti di tale colore, tranne i cardinali e gli appartenenti agli ordini cavallereschi.  Questo colore sarà adottato dalle donne e resterà il colore dell’abito da sposa fino al XIX secolo. Soprattutto fra i contadini,che era  la stragrande maggioranza  della popolazione. Nel giorno del matrimonio si indossano gli abiti più belli e l’indumento bello e ricco per eccellenza è il rosso. Ma per la solita ambivalenza  che attiene ai colori: per molto tempo le prostitute sono costrette a portare un capo rosso. 
Per lo stesso motivo si metterà una lanterna rossa sulle porte delle case chiuse, e nell’antica Cina una lanterna rossa segnava l’appartamento della donna  dell’harem con cui il principe avrebbe trascorso la notte.



Il rosso delinea i due versanti dell’amore: il divino e il peccato carnale.




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