Nei
secoli il rosso si identificherà soprattutto con i segni del potere. Nella Roma
imperiale quello che si ottiene dalla sostanza colorante del murice, una
conchiglia rara presente nel Mediterraneo, è riservato ai generali e
principalmente all’imperatore.
Nel
medioevo, essendo andata perduta la formula della porpora romana si ripiega sul
chermes, il colorante estratto dalla femmina essiccata del Coccus ilicis, insetto diffuso nel bacino del Mediterraneo e in
Estremo Oriente. La raccolta era
naturalmente molto costosa e laboriosa e la fabbricazione molto costosa. Ma il
rosso ottenuto è splendido, luminoso,resistente. I signori utilizzano sempre colori eleganti e
costosi. Un rosso acceso è sempre un segno di potenza, tanto nei laici, quanto
negli ecclesiastici. A partire dai secoli XII e XIV tutta la curia romana a partire dal papa si veste
di rosso. Il messaggio è questi eminenti personaggi sono pronti a versare il
loro sangue per Cristo….ma nello stesso tempo per quell’ambivalenza che è
tipica dei colori e che viene universalmente accettata sui quadri si dipingono
diavoli rossi e spesso un cavaliere demoniaco su un destriero ricoperto da una
gualdrappa rossa sfida l’eroe
Andrea Mantegna Ludovico Trevisan |
Ma una volta diventato il colore dei
papisti, il viene considerato un colore immorale. A tale proposito Lutero cita un passo dell’Apocalisse in cui San Giovanni racconta come la grande
prostituta di Babilonia fosse vestita di rosso.
E per Lutero Babilonia è Roma; il rosso
deve dunque essere cacciato dal tempio e abolito dagli indumenti dei
riformisti. Una simile scelta non è priva di conseguenze anche in ambiente cattolico.
Gli uomini non indosseranno più abiti di tale colore, tranne i cardinali e gli
appartenenti agli ordini cavallereschi.
Questo colore sarà adottato dalle donne e resterà il colore dell’abito
da sposa fino al XIX secolo. Soprattutto fra i contadini,che era la stragrande maggioranza della popolazione. Nel giorno del matrimonio
si indossano gli abiti più belli e l’indumento bello e ricco per eccellenza è
il rosso. Ma per la solita ambivalenza
che attiene ai colori: per molto tempo le prostitute sono costrette a
portare un capo rosso.
Il rosso delinea i due versanti dell’amore: il divino e il peccato carnale.
Per lo stesso
motivo si metterà una lanterna rossa sulle porte delle case chiuse, e
nell’antica Cina una lanterna rossa segnava l’appartamento della donna dell’harem con cui il principe avrebbe
trascorso la notte.
Il rosso delinea i due versanti dell’amore: il divino e il peccato carnale.
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