W:Blake - Lucifero |
Nella natura il nero è il risultato di una combustione che arde e distrugge
la magnifica pellicola dei colori. Quello che segue il tramonto del sole è la
notte, l’estinzione della luce, le tenebre: per questo
evento quotidiano e nondimeno spettacolarmente cosmico, il passaggio fra il
nero e la morte si presenta fatale e nell’occidente ne diventa il simbolo per
eccellenza. La scoperta dei buchi neri, questo stadio terminale nel processo
catastrofico di collasso gravitazionale di stelle di grande massa, ha finito
per iscrivere nell’universo tale sanzione di morte. Con l’avvento delle tenebre sulla luce ha avuto
inizio, nell’immaginario degli uomini un’ardua discesa nelle regioni infere. E’ sempre nel suo cono d’ombra che hanno preso corpo le distinte
concezioni e figure; l’oltretomba indefinito, pauroso e sfuggente
degli antichi e l’universo pesantemente disciplinato dei
cristiani, diviso fra lo splendore e l’oscurità, corrispondenti alle schiere degli
eletti e a quelle dei dannati per l’eternità. Un luogo inafferrabile del remoto
passato, sostituito oggi dalla nozione vaga ed essenziale
dell’inconscio, che conserva, anche se in astratto,
gli stessi attributi di regione buia e sprofondante.
Nell’immaginario, spoglio di ogni rimando ad un oggetto
determinato, il nero si presenta sotto l’aspetto di una macchia; ed è in questo
profondo cono d’ombra che trovano radici i simboli dell’errore e del peccato.
W.Blake |
E’ nell’ abisso nero che si trova la massima
incarnazione delle paure umane, il principe dei demoni, Lucifero, che è si “ portatore di luce” - come proclama il suo nome- ma di una luce paradossalmente scura. In questa creatura infernale si riscontra la
contraddittoria mescolanza di luce e di notte.
La stessa antitesi contenuta
nell’ immagine del Sole nero, un astro tropicale e
nefasto che uccide con inesorabilità.
Tratto da : Alberto Boatto – Di tutti i Colori.
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