giovedì 27 febbraio 2020

L'attrazione luttuosa del nero di Alberto Burri






Lartista che ha avvertito più di ogni altro lattrazione luttuosa del nero è Alberto Burri. Le parole scritte da Kandiskij riguardo al nero ,col loro accento di elegia funebre, valgono per le opere inesorabilmente nere di Alberto Burri.  Come un nulla privo di ogni possibilità, un nulla morto dopo la morte del sole ..come un silenzio eterno senza avvenire e senza speranza..Nel saccodi  Burri il Sole si presenta carbonizzato e della grande stella si slarga unicamente il buco scuro che si è formato dopo la sua estinzione. Ma si sa non è possibile guardare in faccia la morte. Come nello scontro con la Medusa, occorre accostarsi in maniera obliqua. Se Perseo si è servito dello scudo per specchiare il volto mostruoso della Medusa, Burri si serve della visione aerea. Dallalto ha organizzato la sua superficie fatale in modo da consentire il distacco e persino laccorata contemplazione. Ecco che scorgiamo la cavità nera del sole, attorno i crateri tondeggianti di un gruppo di stelle presentate nelle disparate fasi del loro spegnimento. Le tenebre di cui parla  lintroduzione del Vangelo di Giovanni si sono rinchiuse sul mondo.

Alberto Boatto, op. cit.



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