“ Nel principio Dio creò il
cielo e la terra,
Ma la terra era deserta e
disadorna e v’era tenebra sulla superficie dell’oceano
E lo spirito di Dio era sulla
superficie delle acque” Genesi 1: 1-2
Nella
tradizione religiosa e simbolica l’idea delle tenebre non è ancora negativa e morale, ma ontologica.
Segna gli oscuri inizi di ogni processo, la ricca fonte di energia originaria che mette in moto ogni processo
Il principio primordiale, il principio di tutti i principi è avvolto
nell’oscurità e cromaticamente descritto come tenebre.
In Genesi infatti è scritto che, un attimo prima del fiat lux,“le tenebre erano sulla faccia dell’Abisso e lo Spirito di Dio aleggiava sulle
acque. Quindi nella Genesi Dio non è inteso come luce, anzi, la luce è la sua
prima creazione.
Le cosmogonie egizie dominavano Nun questo spazio pre-creazione e lo
descrivevano come infinito e buio: “ è oscurità uniforme, i suoi confini a sud, a
nord, a ovest ed a est sono sconosciuti e la luce di Ba ( il sole) ne è
assente” si legge sul soffitto del cenotafio di Seti I ad
Abydos.
Nut colei che da la nascita ed accoglie nella morte |
I caldei chiamavano Apsu il dio della procreazione e lo definivano l’abisso senza fondo, l’Infinito addormentato nella propria infinità.
Rappresenta il “Nulla nella sua assoluta indefinitezza” delle
concezioni orientali.
Alcune cosmogonie africane costituiscono un’interessante amplificazione di questi concetti;
per Bambara e Dogon, per esempio la notte primordiale era oscura e nera, ma non
per questo vuota: “ era un miscuglio in cui il bianco, il rosso
ed il nero si amalgamavano fra loro in un’unione che coinvolgeva non solo il colore, ma
anche gli elementi primordiali e lo spirito della divinità.
Esiste dunque un nero fenomenico ( quello di cui noi facciamo
quotidiana esperienza) ed un nero primordiale, onnicomprensivo che è archetipo
del Principio espressione della dimensione totipotente delle origini, che
contiene cioè in potentia tutto quanto verrà alla luce ed acquisterà
esistenza.
Anche le teorie scientifiche moderne ipotizzano un buio totale prima
del big-bang ed è significativo che, in
psicologia, alcuni psicologi parlino del
nero " come di una compressione concentrica che esprime l’idea del nulla”
Forse per questa ragione gli antichi immaginavano l’oscuro
vuoto primigenio come Caos. Ad esempio Esiodo dice che:
In realtà nacque prima il Caos,
dal Caos nacquero Erebo e Notte la Nera,
e dalla Notte, a sua volta, L’Etere ed il Giorno.
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