L'occhio è debitore della sua esistenza alla luce. Da organi animali indifferenti la luce si crea un organo che divenga il suo uguale e così l'occhio si forma alla luce per la luce. Affinché la luce interna muova incontro a quella esterna.
Ci sovviene quell'antica scuola ionica che ripeteva sempre, attribuendovi grande importanza, che l'uguale viene colto soltanto dell'uguale, ma anche le parole di un antico mistico che vorremmo rendere in versi in questo modo:
Se l'occhio non fosse solare
come potremmo vedere la luce?
Se non vivesse in noi la forza propria di Dio,
come potrebbe estasiarci il divino?
Ci sovviene quell'antica scuola ionica che ripeteva sempre, attribuendovi grande importanza, che l'uguale viene colto soltanto dell'uguale, ma anche le parole di un antico mistico che vorremmo rendere in versi in questo modo:
Se l'occhio non fosse solare
come potremmo vedere la luce?
Se non vivesse in noi la forza propria di Dio,
come potrebbe estasiarci il divino?
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