martedì 28 gennaio 2020

Origine e significato dei colori...



In principio la vita dell'uomo era regolata da due fattori:
notte-oscurità-colore blu scuro che induceva passività, immobilità, rallentamento metabolico
e giorno-luce colore giallo lucente che induceva possibilità di azione, aumento del metabolismo e delle attività endocrine, fonte di energia e stimolo.
Si è creata così a livello psicocorporeo nell'uomo l'associazione:
   
 blu scuro = calore, quiete, passività.



Giallo lucente= attività, speranza.



Per l'uomo primitivo l'attività comprendeva due forme:

Attacco=
caccia, conquista, possesso
rappresentato dal 
Rosso sangue


Difesa=
conservazione di sé stesso
rappresentato dal Verde
Vegetazione



L’emoglobina del sangue e la clorofilla presente nella vegetazione determinano i colori rosso del sangue e verde delle piante. Essi sono talmente importanti in natura da essere diventati simboli paradigmatici in tutte le culture e adattativi nelle funzioni fisiologiche e nel comportamento.
  L’emoglobina del sangue è il trasportatore di ossigeno che consente la vita dell’uomo e dei vertebrati. E’ racchiusa e nascosta all’interno del corpo.
La sua presenza all’esterno è inquietante , segnala che in corso qualcosa di anomalo. Indica universalmente pericolo anche nel mondo animale.

   La clorofilla è il produttore di glucosio, sostanza base per tutti i composti biologici che consente di aumentare la produzione di energia.
La clorofilla è quindi fonte di vita, non solo per le piante ma anche per gli animali.
Il colore verde è rassicurante non solo per tutti gli animali, uomo compreso, perché da protezione è fonte di cibo ( il verde è stato sempre associato alla presenza di acqua e di nutrimento).


Il provare piacere e una grande pace di fronte al panorama di una lussureggiante oasi di verde o di una foresta  risponde più alla storia naturale che a quella culturale della nostra specie e di tutti gli animali terrestri.











lunedì 27 gennaio 2020

Il colore è energia....


Gianni Carrea - I colori d'Africa

Il colore è una forma di energia attiva a tutti i livelli del nostro essere: fisico, mentale, emotivo e  spirituale.
L'effetto sul nostro corpo non dipende solo dalla vista: gli strati superficiali della pelle e la calotta cranica sono particolarmente ricettivi nei confronti della luce. Viviamo immersi nel colore in ogni fase della nostra vita. 
Il colore non è un fenomeno puramente fisico; esso è il risultato di un equilibrio molto sottile di fattori.
La percezione di un colore evoca una risposta specifica e complessa sia a livello fisiologico, posturale e motorio che a livello affettivo e ideativo. Molti scienziati sostengono che i colori evocano risposte sensoriali ed affettive a carattere universale.
I colori possiedono infatti dei significati psicologici di valore generale e collettivo che, al di là delle stratificazioni culturali, delle influenze geografiche e degli usi convenzionali, vanno rintracciati nell'inconscio e nel linguaggio simbolico.
Ma mentre il significato dei colori è oggettivo ed universale, l'atteggiamento verso di essi e soggettivo e relativo. cont..

Pappagallo arcobaleno

Cos'è un'onda...?


Onda gravitazionale proveniente dalla collisione di due buchi neri

Le due principali sensazioni degli esseri viventi, la luce ed il suono, hanno basi fisiche comuni. 
Sia la capacità di vedere che di sentire sono legate alla ricezione di particolari onde che si propagano nell'ambiente e vengono recepite da organi sensoriali specifici.
Quando un sasso cade in uno stagno si nota che l'acqua, inizialmente liscia, viene mossa dalla caduta del sasso. La compressione dell'acqua genera una serie di onde che si propagano velocemente a cerchi concentrici. L'energia caduta all'acqua dalla caduta del sasso viene trasportata dalle onde.
Dal punto di vista concettuale un fenomeno simile, anche se meno tangibile, per la comprensione del colore,è quello relativo alla generazione ed alla propagazione di un campo elettromagnetico.
Dal punto di vista fisico si può dire che le radiazioni od onde elettromagnetiche sono fasci di particelle chiamate " fotoni"  che viaggiano alla velocità della luce con moto rettilineo ed uniforme.
Ogni fotone trasporta energia che è direttamente proporzionale alla frequenza dell'onda.


Fotoni

Ad una maggiore lunghezza d'onda corrisponde una minora frequenza e viceversa; inoltre la frequenza è direttamente proporzionale al contenuto di energia; una radiazione ad alta frequenza vibra maggiormente di una a bassa frequenza, risultando così più energetica.
La luce è costituita dall'insieme di onde elettromagnetiche con lunghezze d'onde comprese tra 330 e 730 nanometri ( un nanometro è uguale a 1 miliardesimo di metro) che possono essere recepite dal nostro organo della vista e che provocano sensazioni diverse per ogni lunghezza d'onda, determinando così la sensazione fisiologica del colore.
Il colore è quindi la percezione di una ristretta banda di onde elettromagnetiche che colpiscono la retina.
Al lato inferiore della banda di luce visibile si colloca il colore rosso ( da 760 a 700nm), all'estremo opposto della luce visibile si colloca il violetto ( da 380 a 400nm). Al di là si estende l'ultravioletto.
La distinzione dei sette colori è convenzionale e spesso simbolica. Infatti i colori sfumano uno nell'altro nell'iride e non sono nitidamente distinguibili.
Individuarne sette è stata una operazione di sintesi che rimanda anche ad aspetti magico- simbolici. cont.





domenica 26 gennaio 2020

Di che cosa sono fatti i colori?





I colori fanno parte da sempre da sempre del nostro mondo perché inscindibilmente legati alla luce ed alla vita; il potere dei colori fa parte dell'energia naturale dell'universo.
Essi sono una realtà fisica,  in quanto sono costituiti da bande di onde elettromagnetiche di una determinata frequenza all'interno dello spettro della luce visibile o luce bianca, come dimostrò Newton nei suoi esperimenti; sono però anche il risultato dell'interazione tra queste stesse onde e la retina del nostro occhio, cioè l'organo di senso in grado di percepirle, per cui rappresentano nel contempo un'esperienza percettiva.
Essi sono un fenomeno complesso, in cui si incontrano e si intersecano aspetti diversi: fisici psichici, scientifici e artistici, oggettivi e soggettivi, reali e simbolici. Comunque li si voglia definire, rappresentano un'energia che interagisce continuamente con noi, che ne siamo consapevoli o meno.
Purtroppo a causa della perdita di contatto con la dimensione naturale, con l'urbanizzazione, l'inquinamento e l'alterazione dei ritmi naturali della vita, l'uomo si è creato attorno un mondo sempre più grigio ed artificiale, priva della sua componente viva e vitale.
Contemporaneamente si assiste ad un impoverimento delle componenti energetiche primarie, costituite dall'espressione delle emozioni, dall'istinto e dalle sensazioni, sostituite dalla cerebralità, dal tecnicismo e dalla competitività.
E' come se dentro e fuori di noi un uniforme strato di grigio rendesse opaco il nostro apparato sensoriali e le nostre emozioni, per permetterci di sopravvivere senza sentire troppo intensamente né il piacere né il dolore.
La ripresa di contatto con il mondo dei colori può aiutarci a recuperare la nostra umanità in modo più completo, risvegliando i sensi sopiti, recuperando una maggiore vitalità, intensità emotiva e gioia di vivere. 

Alighiero Boetti

Riza Scienze - 2001

martedì 21 gennaio 2020

Sono sette i colori dell'arcobaleno...?


William Blake

Sette è il numero della molteplicità e della completezza che è immagine sia dell'uomo che dell'universo creato, nella sua totalità e completezza:
Sono sette i colori dell'arcobaleno, come i giorni della creazione, i sette giorni della settimana, i pianeti dell'astrologia antica.

Chagall-La creazione
Il sette appartiene infatti alla mistica numerica degli antichi. 
I sette pianeti erano adorati come dei, e il numero sette compariva ovunque, ispirava un senso di riverenza. 
Sette erano i colori dell'arcobaleno, che rappresentavano il ponte fra gli dei e la terra. Ad ogni divinità era consacrato un giorno, e la settimana dei sette giorni serviva a calcolare il tempo.
anche le sette note della nostra scala musicale derivano dalle armonie celesti che si pensava fossero prodotte dalle sette divinità planetarie.
Il sette è associato all'orientamento ed alla demarcazione di uno spazio sacro. Nella tradizione degli indiani d'America, le direzioni sono sette. Oltre alle quattro classiche ( nord, sud, est, ovest) si considerano l'alto, il basso e il centro, cioè noi stessi.

Ruota della medicina
Nella letteratura antica, il numero sette indica il completamento di un ciclo temporale. Il racconto biblico della Creazione narra che Dio terminò la sua opera e si riposò il settimo giorno, che benedisse perché rappresentava la conclusione del suo lavoro. In un altro episodio biblico, gli amici di Giobbe vennero a confortarlo e stettero con lui per sette giorni.
Sono sette i doni dello spirito Santo, i sette peccati capitali,  e sette le gioie ed i dolori della Vergine.
L'imponente presenza del numero sette ne attesta la numinosità nelle culture occidentali. La tradizione continua ai nostri giorni, dove il sette è ritenuto un numero fortunato.
Gli antichi veneravano il numero sette perché è composto dai numeri interi tre e quattro. Il numero tre è femminile perché è associato al triangolo simbolo della divinità madre primordiale, mentre il quattro simboleggia il maschile. Così il sette rappresentava l'unione del femminile e del maschile, la sacra totalità.
Il numero sette occupa un posto importante anche nell'alchimia. La trasformazione della materia prima in una sostanza di valore inestimabile avveniva in sette fasi. Gli arcani procedimenti chimici descritti dagli alchimisti aspiravano a passare dall'ignoranza all'illuminazione. Il sette indicava l'ultimo stadio di questo arduo processo di trasformazione.
Secondo Jung il sette "corrisponde al gradino più alto, e sarebbe dunque, nel senso dell'iniziazione, ciò che si brama e si desidera"



giovedì 16 gennaio 2020

Un quadro deve fare scintille......


Juan Miro'


Per me un quadro deve fare scintille, deve abbagliare come la bellezza di una donna o di una poesia, deve emettere raggi come le selci che i pastori dei Pirenei usano per accendere le loro pipe.

Juan Miro' - Lavoro come un giardiniere

Il potere simbolico dei colori...


Mandala di Carl Gustav Jung

Al di là della connessione con l'inconscio di ciascuno di noi, i colori hanno anche una connessione con ciò che Carl Gustav Jung definisce l'inconscio collettivo, nel quale risiedono il sapere e l'esperienza comuni all'intera umanità.
I colori fanno verosimilmente parte delle più antiche forme simboliche, che troviamo nelle caverne preistoriche o sulle zigurat, le torri templari babilonesi.
Il sistema del simbolismo cromatico richiama tutti gli altri sistemi simbolici, indipendentemente dalle loro origini culturali o storiche. I colori, infatti, come simboli arcaici, hanno un significato interculturale: la simbologia cristiana, buddista, indù, indiana, alchimistica e stregonesca è costantemente legata a determinati colori, sempre eguali.




  I dipinti, soprattutto fino al Rinascimento, e le vetrate delle chiese cristiane hanno sempre avuto un significato palese ed uno nascosto, basato sul simbolismo cromatico, analogamente, per esempio, ai mandala tibetani e ai mandala di sabbia degli indiani Navaho. 


Che il dio Mercurio e l'arcangelo Gabriele siano sempre raffigurati in giallo, simbolo della spiritualità, che la Vergine, protettrice di tutti gli esseri viventi, appaia sempre nel suo mantello celeste, 




che dal medioevo la rappresentazione della vita contadina e cittadina abbia preferito i toni del rosso, in secondo piano spesso il  verde e nello sfondo quasi sempre i toni del blu, sono dimostrazioni come un sapere vecchio di centinaia di anni tenga conto del potere e del profondo significato dei colori.

mercoledì 15 gennaio 2020

I colori possono rimodellarci a "tutto tondo"...



L'importanza globale dei colori, al pari dell'affinità che ciascun colore ha con la nostra natura, è il motivo per cui l'interagire consapevolmente con essi e il rapportarsi a essi in modo cosciente possono esercitare un influsso così benefico da risultare a tutti gli effetti terapeutico.
I colori possono rimodellarci a " tuttotondo" e farci rientrare in noi stessi.
L'attività infantile di disegnare per ore sprofondati in noi stessi, godendo della festa dei colori è il primo tentativo spontaneo di di curarsi con i colori. Nel mondo dei colori un bambino può esprimere paure e sentimenti repressi, che non osa manifestare e ristabilire il suo equilibrio. 

Questo processo coincide con il significato originale di " cura", nel senso di aspirazione alla completezza.
I colori costituiscono infatti un ponte fra le diverse parti del nostro modo di essere umani; ci aiutano a ritrovare l'unità originale di corpo, spirito ed anima,e a migliorare la visione della vita.
op cit.



martedì 14 gennaio 2020

Che cosa è un colore ...?


Béla Kontuly, bambina con il vestito bianco

 Che cosa  intendiamo con il concetto di " colore"? E' possibile trovare una risposta che vada oltre ad una definizione scientifica? E comprendere che dal punto di vista degli effetti che producono sia da quello del loro significato essi nascondono livelli e dimensioni che noi non potremo mai afferrare completamente.
   I colori sono come i suoni dei "linguaggi arcaici" della terra, i cui messaggi nel corso dei millenni si sono radicati profondamente dentro di noi. 
Alcuni colori ci incutono uno spontaneo timore, altri provocano la nostra gioia o eccitazione, altri ancora ci rilassano.
Possiamo esprimere i nostri sentimenti con i colori, oppure possiamo simboleggiare alcuni "contenuti" della vita. Possiamo considerare i colori da un punto di vista fisico e attribuire loro una lunghezza d'onda specifica. Oppure utilizzarli per scopi ordinari. Ci affidiamo al loro effetto, e li usiamo quando vogliamo esprimere il nostro senso estetico.
Così il mondo dei colori descrive un ampio arco: un'estremità coincide con le origini del nostro mondo, mentre l'altra affonda le radici nella nostra vita quotidiana.
I colori sono quindi elementi fondanti della nostra realtà quotidiana e sono elementi indispensabili per giungere alla coscienza di noi stessi.
op.cit.

lunedì 13 gennaio 2020

I colori sono parte della nostra vita....



I colori sono parte della nostra vita: ci circondano, giorno dopo giorno, sono un elemento fondamentale del nostro ambiente. Naturalmente, tutti abbiamo un nostro colore preferito, mentre non ne amiamo particolarmente altri; ed è naturale seguire le nostre preferenze quando  scegliamo i "nostri" colori per l'abbigliamento, i gioielli, l'arredamento, l'automobile. I colori hanno quindi un rapporto diretto con noi e posseggono un potere terapeutico naturale.  Possono curarci, contribuire al nostro benessere e mantenerci in salute.
I colori ci aiutano nella ricerca dell'armonia di corpo, spirito e anima.
Il loro potere terapeutico è tuttavia condizionato dalla nostra capacità di percepirli in modo consapevole, dal nostro conoscerne gli effetti e le possibilità di utilizzazione.
I colori sono infatti fenomeni complessi, talora anche contraddittori:
  I colori sono vecchi come il mondo, sono espressione e specchio dei sentimenti soggettivi ed al tempo stesso simboli dei principi universalmente validi, oggettivi, della vita.
Descritti scientificamente come "lunghezze d'onda" rimangono tuttavia concetti " inafferrabili" come l'anima.
   Ogni colore possiede un ampio spettro di significati diversi, che abbraccia le differenti applicazioni e funzioni dei molti aspetti della vita.
Poiché ciascuno di noi recepisce i colori in modo del tutto personale e i sentimenti che essi suscitano in noi possono essere completamente differenti, quando utilizziamo un colore dobbiamo essere coscienti della nostra condizione personale.
Questo processo si può chiarire con un semplice esempio:  una persona facilmente irritabile, che tende ad avere la pressione alta non dovrebbe lavorare o circondarsi con il rosso, perché questo colore aumenta infatti la suscettibilità e la pressione sanguigna nei soggetti predisposti.
E' quindi importante dedicare attenzione al rapporto con un determinato colore, utilizzandolo  a seconda delle sensazioni  soggettive e alle esigenze che scaturiscono dalle varie circostanze. 
Più a lungo eserciteremo questo tipo di attenzione, più riuscirà facile prendere coscienza di noi stessi.
Solo così  potremo comprendere ed utilizzare le potenzialità dei colori.

Klausbernd Vollmar - Colori 

I suoni interiori sono la vita dei colori...**




La qualità musicale dei colori è così spiccata che non c'è nessuno che abbia cercato di rendere con le note basse del pianoforte l'impressione del giallo squillante o di definire voce di soprano la lacca di garanza scura. Chi conosce la cromoterapia sa che la luce colorata può avere particolari effetti sull'organismo. Più volte si è tentato di adoperare la forza del colore per curare le malattie nervose, e si è osservato che il colore rosso ha un effetto vivificante e stimolante sul cuore, mentre la luce azzurra può portare a una paralisi temporanea. Questi fatti dimostrano che il colore ha una forza, poco studiata, ma immensa, che può influenzare il corpo umano, come organismo fisico.
Per quanto riguarda l'effetto del colore sulla mente, in generale il colore è un mezzo per influenzare direttamente l'anima. 
Il colore è un tasto, L'occhio è il martelletto. L'anima è  un  pianoforte con molte corde.




L'artista è la mano che, toccando questo o quel tasto, fa vibrare l'anima.
E' chiaro che l'armonia dei colori è fondata solo su un principio:
l'efficace contatto con l'anima.
Questo fondamento si può definire  principio della necessità interiore.
op. cit.

I suoni interiori sono la vita dei colori...*



L'altro fondamentale risultato dell'osservazione del colore è il suo effetto psichico. Emerge allora la forza psichica del colore, che fa emozionare l'anima. La forza fisica primaria, elementare, diventa la via del colore verso l'anima.
Poichè l'anima è strettamente legata,  al corpo, è anche possibile che una associazione mentale ne susciti per associazione una corrispondente. Ad esempio il rosso che è il colore della fiamma, potrebbe provocare un'emozione mentale simile alla fiamma. Il rosso fiamma ha un effetto eccitante che può persino provocare sofferenza, forse perché assomiglia al sangue. In questo caso il suo ricordo fisico fa soffrire.
Si può supporre per esempio che il giallo chiaro, per associazione al limone, dia l'impressione di acido.


A riguardo si potrebbe ipotizzare una teoria, che cioé nelle persone evolute la sensibilità è così sottile e le impressioni così immediate che l'effetto del gusto colpisce subito l'animo e si ripercuote sugli organi fisici.   Sarebbe una specie di eco o di risonanza,         come quando        certi strumenti musicali, senza essere toccati, suonano all'unisono con certi strumenti  che sono stati percossi direttamente.
Gli uomini che hanno una profonda sensibilità sono come ottimi violini antichi che vibrano in tutte le fibre al minimo contatto con l'archetto. 


Questa teoria implica che la vista sia collegata con tutti i sensi. Infatti alcuni colori hanno un aspetto ruvido, pungente, mentre altri sembrano così lisci e vellutati che vien voglia di toccarli. Anche la differenza fra toni caldi e freddi si fonda su queste sensazioni. Ci sono colori che sembrano liquidi ( lacca di garanza), colori che sono sempre così compatti da dare l'impressione di seccrsi appena usciti dal tubetto ( verde cobalto, ossido verde azzurro) .cont.
op. cit.

I suoni interiori sono la vita dei colori....




Se si osserva una tavolozza coperta di colori si hanno due risultati:
1.  si ha un effetto puramente fisico, l'osservatore prova un senso di appagamento, di gioia come un buongustaio che gusta una squisitezza. Oppure l'occhio può essere stuzzicato come lo è il palato da un cibo piccante. O, ancora, può calmarsi o raffreddarsi come quando un dito tocca il giaccio.
Sono tutte sensazioni che durano poco.
Ma quando queste sensazioni fisiche sono profonde possono suscitare altre profonde sensazioni e provocare tutta una serie di esperienze fisiche e così anche l'impressione superficiale del colore può diventare esperienza.
L'occhio è infatti attratto dai colori chiari, soprattutto dai colori più chiari e dai più caldi: il rosso cinabro attrae ed eccita come la fiamma che ha sempre eccitato l'uomo.
Il giallo limone squillante ferisce a lungo l'occhio;  come un acuto suono  di tromba ferisce l'orecchio. L'occhio diventa irrequieto e non riesce a fissarlo, e cerca riposo  o profondità nel blu o nel verde.





Ma ad uno stadio più evoluto questo effetto elementare ne provoca un'altro, più profondo e coinvolgente che riguarda l'anima.  cont.

W. Kandinsky - Lo Spirituale nell' Arte

sabato 11 gennaio 2020

Si sa che il giallo...




Si sa che il giallo, l'arancione e il rosso ispirano e rappresentano un'idea di gioia e di ricchezza
Delacroix

Il colore vive nel nostro intimo, manifesta il sentimento....






Il colore vive nel nostro intimo,

 manifesta il sentimento,

 purifica, 

guarisce.

E' una porta 

attraverso cui lo spirito si manifesta.

venerdì 10 gennaio 2020

L'occhio è debitore della sua esistenza alla luce....*****





E' facile supporre da ultimo che il colore consenta un'interpretazione mistica. Dato infatti che lo schema in cui può venire rappresentata la molteplicità del colore accenna a rapporti originari che fanno parte sia della visione umana sia della natura, non vi è alcun dubbio che, volendo esprimere i rapporti originari che non cadono in modo tanto deciso e vario sotto i sensi, ci si possa servire delle loro relazioni come di un linguaggio. Il matematico apprezza il valore e l'uso del triangolo; i mistici ne hanno un'alta considerazione; alcuni suoi aspetti, tra cui le manifestazioni del colore, possono venire schematizzati in modo tale da ottenere, per raddoppiamento e incrociamento, l'antico misterioso esagono.

J.W. Goethe op. cit  cont.










L'occhio è debitore della sua esistenza alla luce.......******





Se si coglie in modo corretto la divergenza tra giallo ed azzurro, ma si è notato soprattutto il suo intensificarsi nel rosso che consente agli opposti di tendere l'uno verso l'altro e di riunificarsi dando vita ad un terzo, si avrà senza dubbio una segreta intuizione. Si potrebbe cioé supporre alla base di queste due entità separate e opposte tra loro un significato spirituale e vedendo sorgere in basso il verde e in alto il rosso ci si tratterrà a stento da pensare alle creazioni terrestri degli Elohim e qui a quelle celesti.
In sede conclusiva è comunque meglio non esporsi al sospetto di essere inclini alle fantasticherie, tanto più che, se la nostra teoria dei colori incontrerà consensi, non le mancheranno certo, nello spirito del tempo, applicazioni e interpretazioni allegoriche, simboliche e mistiche.

J.W.Goethe  op. cit.



giovedì 9 gennaio 2020

L'occhio è debitore della sua esistenza alla luce...****




Si è dimostrato che ogni colore produce sull'essere umano una particolare impressione manifestando a quella stregua la sua natura all'occhio e all'animo. Ne consegue che il colore può venire usato per determinati scopi sensibili, morali ed estetici...
Se per esempio si stabilisce che il porpora indica la maestà, non ci saranno dubbi che sia stata trovata la corretta espressione di questo colore.
Strettamente affine a questo è un altro uso del colore, che potrebbe venire definito allegorico. In esso vi è una componente più occasionale che arbitraria, si può addirittura dire convenzionale, in quanto prima di capire che cosa significa, come si comporta, come nel caso del verde che si è assegnato alla speranza, deve prima venirci dato il significato del simbolo

J.W.Goethe op. cit.  cont.


L'occhio è debitore della sua esistenza alla luce....***





I colori come influiscono sugli stati d'animo, così si adattano a stati d'animo e circostanze. Popoli vivaci come i francesi, per esempio amano particolarmente i colori intensi. Genti più misurate come gli inglesi ed i tedeschi preferiscono il giallo cuoio o giallo paglia che accostano al blu. Le genti che tengono in gran considerazione la dignità, come gli italiani e gli spagnoli, scelgono per il mantello un rosso che tende al lato passivo.
Il vestito riferisce il carattere del colore al carattere della persona. Si può quindi osservare il rapporto tra i singoli colori e la loro composizione con il colore del volto, l'età e la condizione sociale.

J.W. Goethe op. cit. cont.






L'occhio è debitore della sua esistenza alla luce.....**




Il colore esercita un'azione sul senso dell'occhio. Ad esso il colore è specificatamente legato e, tramite la sua mediazione, è legato all'animo in tutte le sue manifestazioni elementari più generali...
In generale gli esseri umani trovano grande piacere nel colore. L'occhio ne ha bisogno come ha bisogno della luce. Ci si ricordi il sollievo che da il sole in una giornata cupa quando illumina uno squarcio di paesaggio dando risalto ai colori.
Selvaggi, popoli primitivi e fanciulli hanno grande predilezione per i colori vivaci e quindi soprattutto per il colore rosso-giallo. Hanno anche una propensione per il variopinto che ha origine quando vengono affiancati colori vivaci senza squilibrio armonico. quando c'è questo equilibrio, per istinto o per caso il risultato è gradevole.

J. W. Goethe op. cit. cont.


L'occhio è debitore della sua esistenza alla luce.....*






L'occhio è debitore della sua esistenza alla luce. Da organi animali indifferenti la luce si crea un organo che divenga il suo uguale e così l'occhio si forma alla luce per la luce. Affinché la luce interna muova incontro a quella esterna.  
Ci sovviene quell'antica scuola ionica che ripeteva sempre, attribuendovi grande importanza, che l'uguale viene colto soltanto dell'uguale, ma anche le parole di un antico mistico che vorremmo rendere in versi in questo modo:

Se l'occhio non fosse solare
come potremmo vedere la luce?
Se non vivesse in noi la forza propria di Dio,
come potrebbe estasiarci il divino?

J.W.Goethe  -  dalla  Teoria dei  Colori   cont.