Una dozzina di piccoli riquadri espliciti costituiscono il
cerchio esterno del grande disco. Esse sviluppano le tappe dell’esistenza
umana, con simboli di facile comprensione. Cominciando in basso a sinistra, un
vecchio cerca il proprio cammino sotto l’influenza dell’ignoranza che è un
accecamento spirituale. Poi, in senso orario, il vasaio che ruota un vaso
modella il proprio destino con le sue
azioni. La scimmia che salta di ramo in ramo rinvia alla coscienza
incontrollata degli ignoranti che occorre disciplinare per conseguirne la padronanza.
La barca ed i suoi due passeggeri rappresentano il nome e la forma, o le
energie – fisica e spirituale- inseparabili nel corso della vita. La casa con le finestre della quinta
vignetta evoca i cinque sensi e la facoltà del pensiero, senza la quale non è
data nessuna percezione del mondo esteriore. L’uomo e la donna abbracciati
rappresentano il contatto, conseguenza delle percezioni. Le emozioni vengono
dopo; così la donna che offre da bere all’uomo risveglia il desiderio, simbolo
della sete di vivere risvegliata dalle percezioni. Da ciò risulta
l’attaccamento sensuale, la tendenza ad attaccarsi all’oggetto del desiderio:
ed ecco un uomo che coglie i frutti dell’albero. Nella casella successiva, la
graziosa ragazza suggerisce la procreazione, una nuova vita che sta germinando.
Poi c’è il parto, una nuova vita. L’ultima tappa terrestre, infine è sanzionata
dalla morte, e la preparazione a una prossima nascita in uno dei sei regni che
costituiscono il nostro universo. continua
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