La famosa onda del pittore giapponese Hokusai può essere presa come metafora della vita e spiegare il significato della meditazione.
Persone piccolissime in fragili barche devono affrontare onde enormi, ma non ne sono sovrastate: formano un tutt'uno.
Così l'uomo è in connessione con il mondo esterno e ne è condizionato, ma può trovare un punto fermo dentro di sé che, nell'immagine è rappresentato dal monte Fuji.
Kastushika Hokusai, Edo 1760-Edo 1849 |
Nei diversi aneddoti relativi alla sua vita si racconta che abbia cambiato residenza novanta volte e che continuamente modificasse il suo nome d'arte. La sua opera in assoluto più conosciuta è " La grande onda presso la costa di Konagawa"; visse quasi sempre in povertà e verso la fine si definì orgogliosamente un contadino.
Come postfazione al suo ultimo lavoro/testamento incompiuto scrisse:
« Dall'età
di sei anni ho la mania di copiare la forma delle cose, e sono cinquant'anni
che pubblico disegni; tra quel che ho raffigurato non c'è nulla degno di
considerazione. A settantatré anni ho a malapena intuito l'essenza della
struttura di animali ed uccelli, insetti e pesci, della vita di erbe e piante e
perciò a ottantasei progredirò oltre; a novanta ne avrò approfondito ancor più
il senso recondito e a cento anni avrò forse veramente raggiunto la dimensione
del divino e del meraviglioso. Quando ne avrò centodieci, anche solo un punto o
una linea saranno dotati di vita propria. Se posso esprimere un desiderio,
prego quelli tra lor signori che godranno di lunga vita di controllare se
quanto sostengo si rivelerà infondato. Dichiarato da Manji il vecchio pazzo per
la pittura. »
Si racconta che sul letto di morte recitasse questo Haiku :
" Anche se fantasma
me ne andrò per diletto
sui prati d'estate."
irene faro
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