Retro di specchio cinese dinastia Han, 202 a.C.
La sfera rotante dello spazio- tempo
Gli antichi
specchi cinesi spesso, a torto, considerati una meridiana di fatto sono
in realtà schemi mandalici dell’universo: cielo rotondo, stella polare, axis mundi nel centro, terra quadrata:
quattro porte del Chungkuo, della Cina o palazzo del re adeguato a questo axis mundi.
La rappresentazione grafica di cosiffatti schemi dell’universo serve tuttavia
ad uno scopo magico, al ritorno,
all’unificazione col punto centrale dalla quale, appena inverata, deriva
l’onnipotenza di chi l’ha conseguita. Identificazione con il centro e unità con
il Tao, primo principio e supremo motore delle cose.
Specchio cinese dinastia Jn III- IV sec d.C.
Si ritrova quindi in
questa armoniosa composizione astratta, un riflesso dell’antica idea
mesopotamica di una concordia universale del cielo e della terra, riprodotta
nell’ordine sociale e onorata come principio guida per la vita umana.
Tratto da “ Teoria e
pratica del mandala” di Giuseppe Tucci
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