SATPREM
SRI AUROBINDO
“L’Avventura della Coscienza”
LA TRASFORMAZIONE
…Ogni individuo..è seguito da un’ombra che sembra
contraddire lo scopo della sua vita. E’ la vibrazione particolare che lui deve
trasformare il suo campo di lavoro,il suo punto d’impossibilità. E’ la sfida
della sua vita e insieme la vittoria della sua vita. E’ la parte di
progresso che egli ha da compiere
nell’evoluzione collettiva della terra. Ma nel nostro laboratorio succede
qualcosa di speciale..in realtà è come se combattessimo per far mutare questo
particolare punto vibratorio su tutta la terra. Il ricercatore sembra così
diventare il campo di una battaglia speciale, accanita, simboleggiante la
medesima battaglia più o meno larvata, sul medesimo punto d’ombra e in tutto il
medesimo tipo d’individui. Lo
Yoga non lo state facendo soltanto per voi; senza volerlo, automaticamente,
fate uno Yoga per il mondo intero. Possiamo verificare DAL VIVO il principio dell’unità
sostanziale del mondo. E’ quello che Sri Aurobindo chiama YOGA PER LA COSCIENZA
TERRESTRE. Accettando la vita il
ricercatore integrale dovrà portare non solo il proprio fardello, ma
contemporaneamente gran parte del fardello del mondo..Perciò il suo yoga ha,
molto più degli altri, la natura di una battaglia; e non si tratta soltanto di
una battaglia individuale, ma di una guerra collettiva sferrata in un paese
immenso..
Sarà mai possibile realizzare questo compito?
Verrebbe da pensare che il Subconscio sia una cloaca sterminata (l’abisso senza
fondo lo chiamavano i rishi) e che occorra aspettare che sia ben ripulito prima
di poter realizzare una costruzione sopramentale. Ma è solo apparenza. Non è
che un uomo nascendo porti un nuovo contingente di subconscio e di inconscio:
attinge alla stessa fonte, ripete le stesse vibrazioni che continuano a girare
per l’atmosfera terrestre. L’uomo non è in grado di creare oscurità, così come
non è in grado di creare la luce… Non c’è apporto di nuove vibrazioni nel
mondo, se non quelle del Futuro sopracosciente che poco per volta diventano
vive e dissolvono o trasmutano le vibrazioni del passato evolutivo..Questo
precipitare del Futuro nel presente è l’unica chiave della trasmutazione del
mondo. Lo Yoga è l’acceleratore del Futuro, è lo strumento pionieristico
dell’evoluzione che fa scendere vibrazioni sempre più potenti. Il lavoro del
ricercatore non consiste quindi tanto in un’azione negativa di lustratura del
Subconscio, quanto nell’azione positiva di chiamare la luce, facendo
precipitare nel Subconscio le vibrazioni del Futuro e accelerando così il
processo di bonifica. Quella che Sri Aurobindo chiama discesa è appunto la
caratteristica tipica del suo Yoga. Se negli altri Yoga c’è una discesa è sempre accidentale, si tratta di
un incidente di percorso o di un risultato dell’ascesa; ma il vero fine resta
l’ascesa. Qui invece l’ascesa è solo il primo gradino, ed è in funzione della discesa. E’ nello
scendere della nuova coscienza raggiunta attraverso l’ascesa il marchio ed il
sigillo della nostra sadhana…il nostro fine è il compimento divino della vita.
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