mercoledì 8 marzo 2017

Lo Yoga nella Bhagavagita canto. V **







5. Lo stato cui accedono gli adepti della disciplina speculativa è quello stesso  cui pervengono gli adepti della disciplina pratica. Colui che considera come una sola le discipline  speculativa e pratica, quegli vede giusto.

6. Ma la rinunzia è difficile da attingere senza lo Yoga, disciplina dell’azione disinteressata. L’asceta le cui energie sono concentrate per mezzo di tale disciplina non tarda a raggiungere il Brahman.

27-28. Respingendo al di fuori ogni contatto esterno, fissando la propria energia visiva fra le due sopracciglia, rendendo uguali le inspirazioni e le espirazioni che passano all’interno del naso, padrone delle  proprie facoltà sensibili, delle proprie facoltà mentali e intellettuali, il saggio teso verso la liberazione, suo fine ultimo, è distaccato dal desiderio, dal timore e dalla collera; è libero per sempre.

29. Riconoscendomi quale beneficiario del sacrificio e delle austerità in quanto Sovrano Signore di tutti i mondi e amico di tutti gli esseri, egli ottiene la pace.

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