5. Lo stato cui accedono gli adepti della disciplina speculativa è quello stesso cui pervengono gli adepti della disciplina pratica. Colui che considera come una sola le discipline speculativa e pratica, quegli vede giusto.
6. Ma la rinunzia è difficile da attingere senza lo Yoga, disciplina
dell’azione disinteressata. L’asceta le cui energie sono concentrate per mezzo
di tale disciplina non tarda a raggiungere il Brahman.
27-28. Respingendo al di fuori ogni contatto esterno, fissando la
propria energia visiva fra le due sopracciglia, rendendo uguali le inspirazioni
e le espirazioni che passano all’interno del naso, padrone delle proprie facoltà sensibili, delle proprie
facoltà mentali e intellettuali, il saggio teso verso la liberazione, suo fine
ultimo, è distaccato dal desiderio, dal timore e dalla collera; è libero per
sempre.
29. Riconoscendomi quale beneficiario del sacrificio e delle austerità
in quanto Sovrano Signore di tutti i mondi e amico di tutti gli esseri, egli
ottiene la pace.
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