Agitata ed ondeggiante è la mente,
difficile da proteggere, difficile da controllare. Il saggio la dirige, come
l’arciere la freccia. Dhammapada
L’arte
della meditazione è simile a quella del tiro a segno. Si mira all’obbiettivo
attraverso la concentrazione - una concentrazione che lascia di colpo il posto alla distensione e, con
essa, a una realizzazione immediata. Il bersaglio da centrare è la soluzione
dell’eterno Koan della vita, è la percezione di ciò che siamo.
Nel
mirare al bersaglio devi dimenticare tutto ciò che sta intorno a te e ogni
altro pensiero. Prima ti tendi mirando all’obbiettivo e poi ti distendi - istantaneamente-
scoccando la freccia. Spesso, nonostante gli sforzi ( o proprio a causa degli
sforzi), non riesci a cogliere il centro. Altre volte, in un attimo, senza
averlo deciso, senza averci pensato, ti viene un tiro perfetto. Che cosa è
avvenuto in quell’attimo, che cosa è cambiato nella tua mente? In realtà è
mutata la condizione del tuo spirito. Forse non riuscivi a concentrarti, forse
ti preoccupavi del risultato, forse pensavi alla possibilità del
fallimento….insomma non ti eri posto nell’assetto giusto.
E’
proprio questo che devi imparare: a raggiungere uno stato di calma e di
lucidità, a essere consapevole soltanto del bersaglio, ma senza sforzi.
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