lunedì 29 febbraio 2016

Ne parleremo insieme della primavera.....



Noi parleremo insieme della primavera ai figli dei terreni abbandonati.
Tahar Ben Jelloun

Ritorna in te stesso e guarda....





“Come si può vedere la bellezza dell’anima buona?
Ritorna in te stesso e guarda: se non ti vedi ancora interiormente bello, fa come lo scultore di una statua che deve diventar bella. Egli toglie, raschia, liscia, ripulisce finché nel marmo appaia la bella immagine: come lui, leva tu il superfluo, raddrizza ciò che è obliquo, purifica ciò che è fosco e rendilo brillante e non smettere di scolpire la tua propria statua interiore, finché non ti si manifesti lo splendore divino della virtù e non veda la temperanza sedere su un trono sacro.
 
Se tu sei diventato completamente una luce vera, non una luce di grandezza o di forma misurabile che può diminuire o aumentare indefinitamente, ma una luce del tutto senza misura, perché superiore a ogni misura e a ogni qualità; se ti vedi in questo modo, tu sei diventato ormai una potenza veggente e puoi confidare in te stesso. Anche rimanendo quaggiù tu sei salito né più hai bisogno di chi ti guidi; fissa lo sguardo e guarda: questo soltanto è l’occhio che vede la grande bellezza.



Ma se tu vieni a contemplare lordo di cattiveria e non ancora purificato oppure debole, per la tua poca forza non puoi guardare gli oggetti assai brillanti e non vedi nulla, anche se ti sia posto innanzi un oggetto che può essere veduto. È necessario, infatti, che l’occhio si faccia uguale e simile all’oggetto per accostarsi a contemplarlo. L’occhio non vedrebbe mai il sole se non fosse già simile al sole, né un’anima vedrebbe il bello se non fosse bella.
Ognuno diventi dunque anzitutto deiforme e bello, se vuole contemplare Dio e la Bellezza”
Plotino (Enneadi I, 6, 9).

venerdì 26 febbraio 2016

Osservare il respiro....

fotoirenefaro

 Osservare il respiro è come starsene accanto al fuoco o ascoltare una dolce pioggia che cade. E’ qualcosa di rilassante che ti riporta ad antichi ritmi naturali, alla tua stessa origine. Nell’inspirazione il mondo entra dentro di te; nell’espirazione ne esce; e nell’intervallo tra i due movimenti, si ferma- e con esso si ferma anche la mente.
Avvertine l’attività attraverso il movimento della cassa toracica o attraverso il passaggio dell’aria dalle narici. Se c’è silenzio attorno a te, puoi anche ascoltarne il suono. Sei tu che produci questo movimento e questo suono, che è il ritmo della vita.

Espirando tocchi la radice del cielo; inspirando, tocchi la radice della terra
 Li Dao Qun





giovedì 25 febbraio 2016

Siamo tutte frecce....




Siamo tutte frecce che anelano all’altra riva

F. Nietzsche -  Così parlò Zarathustra

mercoledì 24 febbraio 2016

Afferrato l'arco....









Afferrato l’arco dell’arcano insegnamento, incocca la freccia aguzza della meditazione e prendi l’eterno come bersaglio
Manduka Upanishad