mercoledì 28 settembre 2016

Discorso sulla Meditazione**




   Abbiamo paura di essere esposti alla vita, di vivere in uno stato di innocenza, di assoluta, incondizionata, vulnerabilità al nudo tocco della vita così com'è, e di lasciare che le risposte vengano da sole.
Vogliamo coltivare le resistenze, acquisire risposte sotto forme di esperienza, immagazzinarle nella memoria, cosicché si possa aprire il cassetto o lo schedario della memoria, riferirsi a esso ogni qual volta ci sia una sfida e tirar fuori la risposta condizionata.
    La memoria è una specie di pareggio bancario. Come la gente vuole un saldo bancario sotto forma di denaro, così vuole un saldo bancario sotto forma di esperienza, indipendentemente dal fatto che si comprino, si prendano in prestito o si rubino esperienze!
    Avete notato quanto è monca, sbilanciata la crescita nell'uomo? Egli ha raffinato il cervello perdendo l'eleganza della semplicità; ha perso la capacità di guardare le cose senza nessun movente, con innocenza, senza trasformare l'atto e l'oggetto di osservazione in un mezzo volto a un fine.
L'eleganza, la bellezza della semplicità e dell'innocenza sono perse per l'uomo.
    Occorre crescere verso la vulnerabilità, la tenerezza, la duttilità della meditazione e allora soltanto l'uomo sarà degno del proprio nome. Siamo diventati monchi. Ecco perchè c'è tanta schizofrenia. L'uomo vive in uno stato più o meno nevrotico. Le nostre risposte sono inibite, le nostre percezioni condizionate. Non c'è alcuna spontaneità nella vita. Soltanto un processo meccanico di reazione in conformità con il condizionamento, la tradizione, le ambizioni, i movimenti personali e così via.
    La bellezza dell'azione è perduta. La spontaneità è perduta. Perciò la meditazione si è fatta importante per vivere oggi, per aiutare l'uomo a decondizionarsi, per aiutarlo a vedere quanto sia diventato nevrotico e stimolare in lui il desiderio di crescere in una dimensione della coscienza interamente nuova...(cont.)
Vimala Thakar
(tratto dalla rivista "Yoga" n. 34, organo della Federazione Italiana Yoga.)


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