mercoledì 13 luglio 2016

Il Mandala: un percorso di consapevolezza e guarigione **


Mandala di C. G. Jung




Un giorno ricevette una lettera spiacevole ed il giorno dopo disegnò un cerchio con una frattura nella circonferenza. Jung ipotizzò che il cambiamento d’umore avesse prodotta la variazione nel disegno ed attraverso i disegni, Jung osservava le sue trasformazioni psichiche giorno per giorno. 
Il libro delle visioni di C. G. Jung
  In seguitò scoprì il profondo significato che il mandala ha nella cultura indiana e che essi potevano avere un profondo significato anche per gli occidentali e che la loro importanza derivava dall’essere un simbolo del Sé. Nel libro “ Psicologia del profondo e tradizioni spirituali” Matteo Karawatt così spiega e commenta la scoperta fatta da Jung: “Sappiamo qualcosa di più su questo centro? Jung considera i mandala, che dipingeva quando ne fece esperienza come una prima fonte di informazione e li descrive come una struttura concentrica che rappresenta il centro della personalità, che è di natura luminosa. I simboli che rappresentano il Sé hanno i caratteri di totalità e compiutezza. Il Sé è un principio di unità, ha la struttura quaternaria e porta alla congiunzione degli opposti psichici. Egli vi percepì il senso della sua esistenza e quello della terapia psichica” ( cont) 

op. cit.

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