Mandala di C.G.Jung |
In seguito a questa scoperta Jung scrisse: “ Il Sé mi appariva come la monade che io
sono e che è il mio mondo. Il mandala rappresenta questa monade, e corrisponde
alla natura microcosmica dell’anima ”. Un sogno confermò un anno dopo
questa intuizione. Era la visione di un albero, al centro di una città oscura,
verso il quale convergevano e conducevano tutte le strade, che emanava e rifletteva luce nello stesso
tempo, una visione abbagliante. Grazie a quel sogno Jung aveva scoperto l’archetipo del Sé, “Quella componente della psiche umana che crea schemi, direzione e
significato”.
Questa intuizione gli diede pace e serenità e lo
aiutò a continuare in quel difficile periodo della sua vita.
Com’è stato per Jung anche per noi i mandala possono diventare
finestre sul nostro mondo interiore. ( cont)
op.cit.
Mandala di una paziente di C.G.Jung |
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