" Capisce ora " mi chiese un giorno il Maestro, dopo un colpo ben riuscito che significa: " Si" tira, " Si" colpisce?". " Io temo" risposi " di non capire più nulla, anche la cosa più semplice mi si confonde. Sono io che tendo l'arco, o è l'arco che mi trae alla massima tensione? Sono io che colpisco il bersaglio o è il bersaglio che colpisce me? Quel " Si " è spirituale agli occhi del corpo e corporeo agli occhi dello spirito - e ambedue le cose o nessuna delle due? Tutto questo, arco, freccia, bersaglio e Io si intrecciano fra loro in modo che non so più separarli. E persino il bisogno di separarli è scomparso. Perché non appena tendo l'arco e tiro, tutto diventa così chiaro e naturale e così ridicolmente semplice...."
" Proprio ora" mi interruppe il Maestro " la corda dell'arco l'ha trapassata da parte a parte".
da " Lo zen e il tiro con l'arco" di Eugen Herrigel - Adelphi
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