Attirare la fortuna e assicurarsi le
buone protezioni
Onnipresenti nella
vita spirituale tibetana, questi otto emblemi, o tashi takgye, trovano la loro origine in un momento fondamentale
della vita del Buddha storico.
All’alba seguita alla
famosa notte sotto l’albero di Bodh Gaya, quando il risvegliato raggiunse il
suo scopo, la gioia si diffuse nell’universo. Per manifestare la felicità gli
esseri celesti accorsero carichi di miriadi di regali. La memoria dei secoli ne
ha tenuti in mente alcuni divenuti emblematici della venerazione per il
Maestro.
Questi simboli si
adeguano a tutte le fantasie e li si trova ovunque e in tutte le occasioni
pubbliche e private, talvolta decorano anche
i mandala e ne fanno sfoggio le più belle Katha.
Il prezioso parasole, chatra o rinchen dug, è segno di dignità
regale e protegge da tutti i mali.
I due pesci d’oro, matsya o sergyi-a, esprimono la
liberazione spirituale: essi rappresentano gli esseri salvati dall’oceano delle
sofferenze dell’esistenza terrestre.
Il vaso o coppa dei
tesori, Kalasha o bumpa, contiene i
gioielli spirituali e può servire da recipiente per l’acqua lustrale,
considerata nettare dell’immortalità.
Il fiore di loto, padma, simboleggia la purezza originale,
esso è d’altronde, sotto diversi colori e forme, un attributo dei Buddha e dei
Bodhisattva.
La conchiglia bianca, sankha o dungkar, tanto più stimata se
ruota verso destra, raffigura la parola che proclama la gloria dei Risvegliati,
e qualche volta è anche chiamata “ tromba della vittoria.”
Il nodo senza fine, srivasta o palbe, testimonia l’amore o
l’eternità, rappresentando la vita infinita.
Il grande stendardo, dhvaja o gyeltsen, è in realtà una
bandiera arrotolata che attesta la potenza dell’insegnamento buddhista o la
vittoria della buona legge.
La Ruota D’oro, chakra o khorlo, è naturalmente quella
dell’insegnamento ( dharma) da seguire con assiduità per accedere al Risveglio.
Essa rappresenta l’unità di tutte le cose
ed è il simbolo per eccellenza della dottrina.
In occasione di eventi
particolari, come ad esempio un matrimonio, gli otto emblemi si combinano in
un’unica composizione, ricca di tutti i significati che essi comunicano e che
viene chiamata takged puntsog.
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