Il Kalachakra è considerato dalle autorità
religiose tibetane come la forma più elevata e sottile dell’insegnamento
tantrico. E’ un tema molto complesso poiché si tratta di una psicologia che
ammette diversi livelli di coscienza e visualizzazioni complesse di divinità.
L’identità finale con il Buddha primordiale si ottiene al di là dello spazio e
del tempo nel Vuoto beatifico, sukhashunya,
l’E. Vam del Tantra Anuttara- yoga di cui fa parte il Kalachakra.
La tradizione tibetana
afferma che Shambhala è la fonte viva di questo insegnamento e di questa
iniziazione; il suo re ne è il grande Guru ed il Maestro onnipotente. Egli
regna sui mondi che raggiungono queste esperienze e queste realizzazioni
psicologiche e spirituali. Egli è allo
stesso tempo esterno ed interno, e corrisponde ad una realtà profondamente
umana e cosmica. Il re di Shambala risiede sia nel suo regno che nel cuore di
ogni essere vivente, ed è lì ove ciascuno, se lo desidera, può raggiungerlo
attraverso la Via Regale. I sentieri che conducono a Shambhala sono sia
esteriori che interiori; i testi guida che ne descrivono le peripezie sono
eminentemente simbolici e riferiscono in realtà le tappe dell’iniziazione.
E’ lì in un campo che non è più né orientale né occidentale,
ma che riflette un livello interiore, che il messaggio dell’insegnamento di
Shambhala assume un valore universale ed interessa tanto l’Oriente che l’Occidente….. ( continua
)
Op.cit.
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