33° Kalachakra 2014, Leh Ladak |
Come
recarsi a Shambhala? La questione si è posta molte volte all’Asia buddista;
curiosi, avventurieri, folli, religiosi e mistici hanno tentato di risolverla;
alcuni itinerari sono stati descritti ed i sentieri che vi sono annotati
contengono un miscuglio di fantasie, sogni, simbolismi ed esperienze vissute.
Essi presuppongono tutti che il
candidato possegga poteri soprannaturali ed una disciplina personale
difficilmente ottenibili. Il viaggio avviene parte nel corpo fisico e parte nel
corpo sottile, in sogno e nelle visioni. Ciò spiega perché numerosi Lama
affermano che Shambhala è accessibile soltanto quando il candidato giunge alla
morte; dopo di questa, egli rinascerà nel santo regno trascinato dalla forza
del suo desiderio e guidato dalle visioni dei mondi intermedi negli stati
post-mortem. Per essi Shambhala- il Santo
regno- esiste in tutta la sua potenza e gloria su di un piano sottile ed
invisibile agli uomini. Questi mondi sono raggiungibili solo attraverso la
meditazione e la preghiera; questo è il
dominio degli dei, degli Angeli e dei geni.
Il pellegrinaggio verso Shambhala
diventa così un pellegrinaggio verso la luce interiore.
Op.cit.
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