mandala irenefaro |
E la fanciulla rispose, in deliquio
sotto l'inesauribile carezza
dell'amante trafelata:
«Io muoio, mia adorata!
«Io muoio; il tuo seno infuocato
e pesante m'inebria e mi opprime;
la tua carne forte da cui sgorga l'ebbrezza
emana un profumo strano;
«ha, la tua carne, il fascino oscuro
delle estive maturità,
e ne ha l'ambra, e l'ombra;
«tuona la tua voce tra le raffiche,
la tua capigliatura sanguinante
fugge bruscamente nella notte lenta».
Estate, Paul Verlaine
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