martedì 11 maggio 2021

Verde, il colore degli dei della vegetazione....

 


Gilgamesh


Il verde esprime non solo  il tema della vita che proviene dal mare, ma  trova nella vegetazione la sua manifestazione più evidente e concreta.

Osiride, il grande verde


Dei della vegetazione come l’egizio Osiris, il grande verde, come viene descritto nel libro dei morti, o Gilgamesh, personaggio principale di alcune epopee religiose mesopotamiche sono contemporaneamente immagine della natura e della vita vegetativa, ma anche simboli del substrato neurovegetativo, della forza naturale cui attinge l’essere umano e che costituisce la sua più profonda base di sicurezza e di stabilità.


Anche in ambito cristiano,  specialmente nella pittura medioevale, veniva spesso dipinta in verde la croce di Cristo, in quanto immagine di resurrezione e rigenerazione del genere umano.  . Ma di contra il  cristianesimo degli inizi non è stato molto interessato a questo colore; i Padri della Chiesa ne parlano solo come colore della vegetazione,  spesso era considerato anzi un colore malefico, perché colore del diavolo, delle streghe, dei draghi dei serpenti, che venivano raffigurati appunto in verde. La svolta avvenne  quando Innocenzo III, il Papa più importante del Medioevo, ancora cardinale, scrisse un trattato sull’uso dei paramenti sacri e decise che il verde era da considerarsi un colore medio da  utilizzare quando non si useranno gli altri tre (bianco, nero e rosso).  La scelta dei colori a seconda delle liturgie vige ancor oggi;  il verde infatti   è il colore dei paramenti per le celebrazioni del tempo ordinario.


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