Sopra una
terra sconvolta da fuoco e saturata di sangue è il colore rosso ad imprimere il
suo superbo sigillo a ognuno dei nostri giorni. Chi detiene questo colore
primario non è la mitica fiamma dei focolari, né il fuoco dei vulcani e tanto
meno la intima passione degli amanti, ma è la guerra con i suoi strateghi, il
suo impegno di armi sempre più letali, assieme alla cultura di massa dai
ventriloqui showman, alle veline che scodinzalono ritmicamente braccia e
glutei. In sostanza è la tecnica nelle sue disparate manifestazioni che ha
requisito oggi il colore rosso, accordando via libera al suo potere
distruttivo.
Alberto Boatto, "Di tutti i colori"