domenica 31 maggio 2015

L'Universalità del Mandala: Svadhisthana



Tu sei ciò che è il tuo desiderio che ti guida.
Come è il tuo desiderio, così è la tua volontà.
Come è la tua volontà, così sono le tue azioni.
Come sono le tue azioni, così è il tuo destino.
Brihadaramayaka Upanisad IV, 4,5
 
Svadhisthana di irene faro
Svadhistana, “ collocato al suo proprio posto”
è localizzato dentro la sushumna alla base dell’organo genitale; appare come un loto di colore arancio con sei petali. L’elemento correlato è l’acqua, rappresentata da un bianco mandala circolare nel quale spicca una falce lunare inscritta tra due fiori di loto. Perciò il chakra corrisponde alle funzioni corporee che hanno a che fare coi liquidi: circolazione, eliminazione urinaria, sessualità e riproduzione.
 
Bija Vam di irene faro
Il secondo chakra è collegato alla luna. Come l’influsso della luna sulle maree, così i nostri desideri e le nostre passioni possono muovere grandi oceani di energia. La luna governa ciò che è misterioso, invisibile, oscuro e femminile. Questo da al centro un potere molto sottile man mano che ci si muove dalle profondità interiori verso l’esterno per creare un mutamento nel mondo.

Nella falce di luna si trova un mostro acquatico mitologico, detto Makara, che sostiene la sillaba dell’acqua vam. E’ questo il suono seminale del dio vedico Varuna, signore dei ritmi dell’universo. Il dio Indù che presiede a questo centro è Vishnu, accanto a lui siede la sua shakti Rakini, nella sua forma furiosa.

Quando l’energia è ferma in questo centro, ogni pensiero ed ogni azione ha una motivazione sessuale.
Il tantrismo riconosce valore e forza a questo centro e lascia che le energie lo attraversino per indirizzarsi e trasformarsi verso altri fini nei centri superiori.

Nulla dentro di noi è veramente immobile...di irene faro
 Il desiderio che è noto come Kama o " amore" è pericoloso quando è considerato come la fine. In verità, Kama è soltanto l'inizio. Quando la mente è soddisfatta della cultura di Kama, allora soltanto nasce la giusta conoscenza dell'amore.
Rasakadamvakalika

giovedì 28 maggio 2015

L'Universalità del Mandala: Muladhara

Radici, di irene faro


Muladhara ,  il “ sostegno della base”

Muladhara appare come un loto con quattro petali di colore scarlatto   il cui elemento è la terra, rappresentata da uno yantra o mandala quadrato con 8 lance o folgori, disposte come la rosa dei venti.
È posto al centro del perineo tra l’ano ed i genitali, in esso l’energia spirituale è al suo punto più basso. La visione del mondo che gli corrisponde è un materialismo privo di ispirazione.
Ma il mondo fisico è soltanto una trappola per chi lo vede in quanto tale, ma diventa rapidamente un amico per chi comprende che fa parte di una più grande struttura. Viaggiando lungo la colonna spinale, si conosceranno altri livelli e manifestazioni e si potrà apprezzare la sicurezza che deriva dalla sostanza e dalla materia.
La divinità indù che presiede a questo centro è il creatore del mondo Brahma, la cui shakti, la dea Savitri, è una personificazione della luce solare. L’animale è l’elefante Airavata, mitico veicolo di Indra, il vedico re degli dei. Sulla schiena porta la sillaba lam, che, scrive A. Avalon, “ si dice sia l’espressione in termini di suoni grossolani della vibrazione sonora sottile delle forze di questo centro.” 
 
Lam, di irene faro
L’elefante simboleggia la forza e la solidità della terra, l’elemento di questo chakra.
Il primo compito dello yogi è quello di risvegliare dal suo letargo la dea-serpente, perché possa ascendere verso la beatitudine aldilà del sonno dell’inconsapevolezza.
 op.cit  di irene faro
Il primo chakra si trova tra l'ano e gli organi genitali. E' collegato con il coccige e si apre verso il basso


mercoledì 20 maggio 2015

L'Universalitàdel Mandala: i Chakra ********

Siamo un cerchio all'interno di un cerchio
senza inizio e senza fine...




Posti lungo l’asse della colonna vertebrale e disposti a  diversi livelli i sette centri o cerchi,  detti anche “vortici psichici” o “ Centri sottili di azione nel corpo, delle Shakti o Potenze dei vari Tattva o Principi che costituiscono le guaine corporee” come li definisce A. Avalon ne “ Il potere del serpente”, i cakra  rappresentano nel tantrismo dei centri sottili di energia vitale e centri di coscienza in cui risiedono determinate forze, che per i tantrici hanno una corrispondenza sul piano del microcosmo ed una corrispondenza nel corpo fisico. Trasformato in microcosmo il corpo diviene anche un pantheon, poiché ogni regione ed ogni organo sottile hanno le loro divinità tutelari, il loro mantra e la loro sillaba mistica, espressioni sonore questi ultimi degli aspetti dell’energia spirituale che opera sui vari piani...( cont.) 

Una veduta laterale dei chakra a forma di imbuto. L'illustrazione mostra come essi siano collegati al canale principale della spina dorsale ed il modo con cui gli stessi si irradiano all'esterno del corpo fisico.

domenica 17 maggio 2015

L'Universalità del Mandala: I Chakra *******





Nel tantrismo il fine dello yoga è quello di risvegliare questa dea-serpente e far sì che risalga lungo il canale centrale -Sushumna- in modo da attraversare i sette piani ascendenti del corpo, corrispondenti ai sette chakra posti all’altezza degli organi fondamentali, fino a raggiungere il vertice che si trova alla sommità del capo. Nel risalire la kundalini “apre” i chakra uno dopo l’altro, raggiungendo il settimo chakra, il sommo chakra Sahasrara, che è raffigurato come un loto dai mille petali; là si compie l’atto paradossale della trascendenza, il superamento del samsara . “E’ una sorta di grande combustione che infiamma e transustanzia progressivamente e in ascesa diverse fasce corporali”. scrive Gabriella Cella...( cont.) 
da " L'Universalità del Mandala" di Irene Faro



mercoledì 13 maggio 2015

L'Universalità del Mandala: I Chakra ******




Il serpente Kundalini fa anche riferimento a miti archetipici: il serpente è sempre stato infatti nelle culture religiose un simbolo che rappresenta l’illuminazione, l’immortalità e la strada che porta agli Dei. 
 
Adamo ed Eva tentati dal serpente, miniatura X sec.
 Nella Genesi, il serpente spinse Adamo ed Eva a gustare il frutto dell’Albero della Conoscenza. In Egitto, i faraoni portavano corone col simbolo del serpente sul terzo occhio per rappresentare la loro natura divina. 
 
Nellla tomba di Seti I in Egitto si vede chiaramente il dio Thot reggere con la mano sinistra il caduceo, rappresentato da due serpenti incrociati che indossano sulla testa le corone dell'alto e del basso Egitt.o
  Da secoli il  serpente si avvolge intorno al bastone per formare il simbolo della guarigione: il caduceo. 


In una tavoletta votiva del IV sec a.C. Zeus è visto come un enorme serpente davanti al quale si prostrano dei devoti. In America il Dio Serpente Piumato è stato associato simbolicamente alla trascendenza della morte ed alla resurrezione ed in una immagine tratta da un codice azteco del XV sec d C. un venerante offre doni ed incenso ad una divinità serpente che ha la forma molto simile ad un caduceo. 
 
Quetzalcoalt, il dio che nella leggenda atzeca rinasce come serpente piumato.
Secondo la leggenda Mosè imparò a trasformare il suo bastone in serpente per terrorizzare il faraone nei primi secoli della nostra era, alcune sette cristiane, dette degli Ofiti ( dal greco ophis serpente) veneravano il serpente del giardino dell’ Eden come la prima apparizione del Salvatore.

San Giovanni Evangelista, Piero di Cosimo XV sec.

 Come il Kantharos del culto dionisiaco, il calice dell'eucaristia è un recipiente inesauribile, dal quale si versa senza posa il sangue della redenzione. In essa il vino di questa terra, transustanziato, diviene quel sangue di salvezza. " Nessuno è mai salito al cielo", dice Gesù al fariseo Nicodemo, " se non colui che è sceso dal cielo, il Figlio dell'uomo. E come Mosé ha innalzato il serpente nel deserto, così deve essere innalzato il Figlio dell'uomo, affinché chiunque crede il Lui possa vivere in eterno." (Giovanni 3:13-15)

Il serpente innalzato XVI sec. Tallero di H. Magdeburger, Germania
 Nella visione cristiana ortodossa, sia l'innalzamento del serpente guaritore nel deserto, sia la crocifissione di Gesù sono fatti storici, il primo del quale va letto come prefigurazione del secondo. E' possibile che Hieronymus, l'artista che incise questa moneta rinascimentale, abbia voluto suggerire un riferimento nascosto ( a uso dei sapienti) al tema immortale della saggezza redentrice del potere del serpente.... ( cont.)